IL RILANCIO DELLA CITTA’ STORICA NEL PROGETTO DELL’ARCHITETTO LA CIVITA
Punta sulla qualità urbana, la mobilità, l’informazione e i servizi il progetto di città storica da riqualificare presentato questa mattina dall’architetto Luigi La Civita, nell’aula consiliare di palazzo San Francesco. Un progetto aperto al confronto, alle proposte e idee dei cittadini, non solo di professionisti del settore ma di tutte le componenti della città. Il progetto è stato elaborato in nove mesi, su incarico affidato dalla giunta comunale. Lo scopo fondamentale è quello della valorizzazione e del rilancio della città storica, che accoglie ancora tremila residenti e che rappresenta una delle potenzialità più consistenti per uno sviluppo economico, soprattutto nel segno del turismo ma anche della vivibilità. Il progetto si sostanzia in servizi, parcheggi, aree verdi, rotatorie, informazioni turistiche e commerciali, connessioni, per esempio tra piazza Garibaldi e il parco fluviale Daolio oppure tra la stazione ferroviaria e il parcheggio di S.Chiara, attraverso ciclovie. E ancora connessioni con l’area sud della città storica, con il riuso dell’ex caserma Battisti, che ospiterà Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza ma anche spazi per il parcheggio. Come pure dovrà essere riqualificata l’area dell’ex Mattatoio. Così pure i palazzi storici saranno da riutilizzare a disposizione della collettività. Ma questi sono obiettivi appena accennati che compongono il consistente studio dell’architetto La Civita e dei suoi collaboratori, tra i quali, accanto ad esperti di lungo corso e docenti universitari, spiccano giovani professionisti, che con idee innovative, si affacciano al lavoro professionale. L’attuazione del progetto, secondo una prima stima, richiede un impegno di circa 27 milioni di euro. “E’ stata una scelta coraggiosa e determinata quella dell’amministrazione comunale – ha tenuto a sottolineare il sindaco Annamaria Casini – per la prima volta idee, proposte e progetti sul centro storico, sostenuti da studi e analisi approfonditi ma anche da concreti esperimenti, vengono presentati alla città, passando anche attraverso la consultazione delle categorie interessate e del resto dei cittadini. Ognuno darà quindi il suo contributo per il rilancio del centro storico e dell’intera città”. Come pure è stata rilevata la necessità che la città storica abbia un assessore deputato alla sua cura. Emblematico, come suggerito da una riflessione dello stesso La Civita, è in tal senso il Ponte Capograssi. La costruzione di quel ponte salvò il centro storico, inaugurando una nuova città. Oggi più che mai le due città devono restare unite, l’una a beneficio dell’altra.