AL FESTIVAL DI VENEZIA SORRENTINO RACCONTA ROCCARASO

I genitori morirono per un’inalazione di monossido di carbonio, emesso da una stufa a gas, nella loro casa di Roccaraso dove trascorrevano spesso i fine settimana, per sciare. Un’episodio drammatico che ha segnato la vita del regista Paolo Sorrentino e che ha voluto raccontare nel suo ultimo film presentato ieri a Venezia, “La mano de Dios”. Nove minuti di applausi hanno accolto la pellicola. Il maledetto giorno della tragedia Sorrentino, appena sedicenne, preferì seguire il Napoli nella trasferta allo stadio di Empoli rinunciando al fine settimana a Roccaraso, dove sono state girate per questo molte riprese del film. E questo caso gli salvò la vita. E’ quindi un film autobiografico che racconta la sua passione calcistica per il Napoli e per il Pibe de Oro, Maradona, indimenticabile campione della squadra partenopea, negli Anni Ottanta.Al termine della proiezione lo stesso regista è apparso visibilmente emozionato e con gli occhi lucidi, nella storica Sala Grande del lido di Venezia. Per la prima volta dall’inizio della propria carriera, Sorrentino ha fatto di Napoli, città natale dell’autore e dei suoi, il set ideale per la nuova produzione cinematografica.