E’ SCONTRO TRA PEZZOPANE E SGARBI SULLA PARITA’ DI GENERE
Sulla parità di genere è scontro tra la deputata dem Stefania Pezzopane e il deputato Vittorio Sgarbi. In un video Sgarbi ed il sindaco di Giulianova, Costantini, avrebbero fatto “volgari ed offensive esternazioni sulle donne d’Abruzzo” come dichiarato da Pezzopane, precisando che i due “sono rappresentanti di Parlamento e Comune, dovrebbero rappresentare anche le donne e tutelarne la dignità. Sono scorribande inaccettabili, improprie per degli adolescenti, figuriamoci per chi dovrebbe rappresentare i cittadini e più in generale il Paese. Come donna e democratica sono sdegnata. Come minimo Sgarbi e Costantini dovrebbero scusarsi. Ma vorrei che anche le nostre colleghe di destra, colleghe di Sgarbi e Costantini, intervenissero in dissenso e a tutela dei nostri diritti e della nostra dignità”. “Dove sono le voci femminili di destra? Ritengono – aggiunge Pezzopane – anche loro, come Sgarbi e Costantini, che le donne abruzzesi e teramane siano apprezzabili per quello che le virtù esaltate dai due? “Le parole sono pietre e diventano l’anticamera della violenza se vanno a spegnere la forza, la fatica, la tenacia delle nostre battaglie e delle nostre conquiste” ha sottolineato la deputata Pd. Pronta la reazione di Sgarbi. Riferendosi a Simone Coccia Colaiuta, compagno della deputata Pd e postando una fotografia di Stefania Pezzopane con Simone, il parlamentare ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Di “gnocco” non si può parlare,ma gli “gnocchi” si possono esibire”. “Come uomo e democratico sono sdegnato da questa esibizione di un “uomo oggetto”, per di più nudo, senza rispetto del decoro e della dignità della persona. Un puro oggetto sessuale. Non puoi parlare di “gnocca”, ma puoi esibire uno “gnocco”.Come minimo la Pezzopane dovrebbe scusarsi” ha concluso Sgarbi.
L’On. Pezzopane chiede giustamente l’intervento delle donne “di destra” contro le offese maschiliste lanciate dal duo Sgarbi (nomen omen) e Costantini verso le donne abruzzesi le quali, a parte rarissime eccezioni, non mo sembra abbiano affollato il “pied-a-terre” di Via dell’Olgetina a Milano, ma dimentica che, anche durante il fascismo, le donne “federali” erano assai più fasciste dei maschi… Perciò, l’attesa sarà molto lunga ed assai poco educativa!