IL DIARIO DI SOLIMO: 26 GIUGNO 1870, OVIDIO IN FIORE

Fabio Maiorano – Nel giorno della festa di S. Giovanni, i giovani artigiani erano soliti adornare con fiori, corone e ghirlande fatte con rami di vitalbe, la statua quattrocentesca di Ovidio, quella che dal 1938 ĆØ stata collocata nellā€™atrio di palazzo dellā€™Annunziata; la cerimonia si celebrava dopo il pellegrinaggio alla chiesa della Madonna dellā€™Incoronata, nella notte di S. Giovanni, in segno di gran rispetto per la memoria dellā€™illustre concittadino, sebbene nellā€™immaginario collettivo il poeta Ovidio godesse fama di essere nientemeno che un mago, uno stregone, un profeta, un filosofo e perfino un santo, come tramandano molte delle leggende popolari raccolte da Antonio de Nino e da Giovanni Pansa, a detta del quale la tradizione legata alla statua ovidiana si sarebbe spenta nel 1870.