SNAM, CASINI: ECCO LE RESPONSABILITA’ PD SU CENTRALE E GASDOTTO, PARTITO BIFRONTE
Alle accuse del circolo cittadino del Pd sul ricorso al Tar contro l’Aia per la centrale Snam, è assai dura la replica del sindaco Annamaria Casini, che ricorda tutte le responsabilità del partito democratico nella questione Snam, arrivando a definirlo “partito bifronte che predica bene sui territori e razzola male nei palazzi del potere”. “Non permetto ad un manipolo di politicanti locali che non ha mai alzato una paglia, anche nelle battaglie più importanti come quella per la salvaguardia del Tribunale, si veda sabato mattina la clamorosa assenza dei dirigenti locali Pd in piazza, o fatto una proposta seria per questa città, mettere in dubbio il mio operato di anni in cui la convinta battaglia contro il progetto Snam mi ha portato a contrastare, insieme a tanti sindaci, l’opera in tutte le sedi e con ogni mezzo” afferma Casini. “Tra gli altri un ricorso al Tar e uno al Consiglio di Stato contro il vile provvedimento del Consiglio dei Ministri del loro Governo Gentiloni che nella vigilia di Natale 2017, a pochi giorni dal suo scioglimento, ha inteso fare questo bel dono al nostro territorio decretando l’opera di interesse strategico nazionale (che provocò le mie dimissioni a sindaco come estremo atto di sdegno) e l’autorizzazione subito dopo proprio come atto conclusivo di quella fase politica targata Pd – sottolinea il sindaco – Non devo ricordare io che su queste opere di interesse nazionale la competenza esclusiva è del Governo, che in tutti questi anni non ha mai voluto ascoltare i territori. La pesante eredità targata Pd ha avuto un ulteriore rinforzo nell’Aia, che è stata autorizzata con i pareri positivi di tutti i ministeri e gli Enti presenti (unica voce dissonante il Comune di Sulmona) sempre di un Governo in cui il Pd è tra i maggiori azionisti”. “D’altronde dica il Pd come mai in tutti questi anni in cui avrebbe potuto dare seguito alla attuale sbandierata anima ambientalista ciò non ha prodotto esito? Un partito bifronte che predica bene sui territori e razzola male nei palazzi del potere e invece di sentenziare e strumentalizzare ogni occasione per discutibili opportunismi elettorali, senza peraltro conoscere atti e circostanze dimostri, il PD locale, il suo peso politico attraverso i suoi organi di partito a Roma per ottenere finalmente un cambio di passo nella politica energetica e ottenere la revoca qui a Case Pente delle autorizzazioni, magari dirottando investimenti su idrogeno green , dimostrando un bel salto di qualità, in tutti i sensi magari presentando un bel programma elettorale per Sulmona: ma chissà se riusciremo anche a vedere quel simbolo di Partito nelle prossime elezioni?” conclude Casini.
Siamo ai capponi di Renzo. Si beccano fra loro ma, forse, non sanno , o fingono di non sapere, che quel gas non si fermerà a Sulmona, ma andrà altrove e che è indispensabile per l’economia nazionale e internazionale.