ECCO I “SINDACI” DELLA LEGA PER IL COMUNE DI SULMONA
Tre i nomi che la Lega propone al tavolo del centrodestra per la candidatura a sindaco: Roberta Salvati, attuale capogruppo consiliare a palazzo S.Francesco e componente dell’esecutivo regionale di partito, Fabio Federico, coordinatore territoriale e già sindaco della città, Serafino Speranza. La terna di candidati è scaturita dall’incontro che i dirigenti leghisti sulmonesi hanno tenuto ieri pomeriggio, riprendendo il filo del discorso verso le elezioni amministrative, sospeso in queste ultime settimane, in attesa delle nomine decise dai vertici provinciali. Nell’incontro di ieri è stato anche fissato il principio che i dirigenti di partito saranno tutti impegnati in prima persona, tutti in lista, così che ognuno porterà il proprio contributo di consensi alla Lega e alla coalizione di centrodestra. Altra novità è che la Lega avrà una lista civica d’appoggio così da allargare il proprio consenso. Ora è atteso un nuovo vertice del centrodestra, sia cittadino che regionale, per arrivare alla designazione del candidato sindaco. Infine nell’incontro di ieri è stata ribadita l’importanza fondamentale di un centrodestra unito, lontano da qualsiasi opzione trasversale.
Sono anni che ll’Istituto tecnico è chiuso, inattivo. Gli studenti sono costretti ad andare a Pratola.
Un disagio per loro, un danno economico per negozi e pizzeria nelle vicinanze della scuola, una volta frequentata da centinaia di studenti e personale scolastico.
Una vergogna inqualificabile, anche, la lunga chiusura del liceo classico,e per la conseguente morte di piazza XX Settembre, senza più il liceo classico che la animava.
Viene da chiedersi che cosa hanno fatto i sindaci in tutto questo periodo?
Risposta: hanno dormito e dormono ancora. Eppure l’ultima sindaca è stata una delle più logeve della storia di Sulmona. Per premio? Misteri della storia locale
La Savati dovrebbe ritirarsi.
In convento!
Di clusura.
Per la vergogna. …la donna è mobil qual piuma al vento, muta d’accento e di pensier
La Salvati si dovrebbe vergognare: da un giorno all’atro dalla sinistra alla destra salviniana. Chi può spiegare un tale salto da una cultura politica al suo opposto
Prima c’era la Lega nord che schifava il sud. Ora la Lega dimentica il suo passato razzista e si candida, graze ai trasfughi. Come la Salvati: da un giorno all’altro dal Pd alla Lega.
C’è una logiga in tanto vergognoso trasformismo?