SNAM, CONTINUA IL DUELLO PIETRUCCI-QUAGLIERI SU CENTRALE E GASDOTTO
Sulla questione Snam, nonostante il silenzio che continua da parte di tutte le forze politiche cittadine, a destra come a sinistra, continua il duello tra i consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci, Pd e Mario Quaglieri, FdI. Pietrucci in replica a Quaglieri riepiloga in sintesi la lunga e complessa vicenda. “Quaglieri dovrebbe sapere che il primo atto autorizzativo riguardante sia la centrale di Sulmona che il metanodotto Sulmona-Foligno, è stato il Decreto VIA rilasciato, in data 7 marzo 2011, dall’allora ministro dell’Ambiente di centrodestra Stefania Prestigiacomo; la Risoluzione contraria al progetto Snam, approvata all’unanimità il 26 ottobre 2011 dalla Commissione Ambiente della Camera, venne presentata da quattro parlamentari del Pd (Raffaella Mariani, Giovanni Lolli, Massimo Vannucci e Walter Verini) – ricorda il consigliere regionale Pd – quando nel 2012 il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, convocò a Roma il presidente di centrodestra della Regione Gianni Chiodi questi, pure di accondiscendere il Governo, osò affermare che il metanodotto era “un’opera di urbanizzazione” e che la centrale Snam, su un’area di 12 ettari, era paragonabile ad una qualsiasi centralina di riduzione della pressione del gas presente in ogni città”. “Fin qui gli albori della vicenda che mi pare sgomberino il campo da ogni dubbio circa le intenzioni della mia parte politica. Le battaglie poi chiaramente continuarono, sia sui territori che nelle aule regionali – sottolinea Pietrucci – Personalmente non ho mai anteposto la figura del presidente della Regione agli interessi del mio territorio, tanto che dopo una seduta della 2^ Commissione presieduta dal sottoscritto, D’Alfonso fu costretto a negare l’Intesa con lo Stato da parte della Regione: atto che ha consentito alla lotta dei cittadini della Valle Peligna di guadagnare tempo e terreno”. “Non ho certo bisogno di continuare a ricordare le mie azioni politiche: la gente sa che ci sono sempre stato. E la gente da oggi sa anche che Marsilio, Quaglieri e il centrodestra hanno tradito questa battaglia. A Quaglieri va comunque il mio augurio di una ritrovata serenità all’interno del suo gruppo politico e chiaramente tutto il mio supporto qualora volesse sposare una battaglia per il territorio invece che per il mantenimento del suo status quo” conclude il consigliere regionale Pd.