COGESA, TIRABASSI (FdI) CHIEDE CONSIGLIO COMUNALE SULLA GESTIONE DELLA SOCIETA’

L’immediata convocazione di una seduta di Consiglio comunale da dedicare alla questione Cogesa S.p.A. è stata chiesta dal capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Mauro Tirabassi, al presidente del Consiglio comunale, Katia Di Marzio. “Avevamo chiesto un consiglio comunale lo scorso 10 agosto 2020 proprio per avere informazioni dal sindaco riguardo la governance e i conti della società – spiega Tirabassi – come ricordate bene tutti, in quel consiglio il sindaco e la sua maggioranza non si presentarono e non fu possibile celebrarlo per assenza del numero legale. Un atteggiamento, quello della Casini, non nuovo che calpestava ancora una volta le prerogative dell’organo consiliare in ordine alle funzioni di indirizzo e controllo anche sulle società partecipate. Proprio per questo motivo fummo costretti, il sottoscritto e gli altri colleghi dell’opposizione consiliare, a sottoscrivere una formale diffida al sindaco che inviammo anche alla Procura della Repubblica, all’Anac, alla Corte dei Conti e a i Revisori dei Conti del Comune. Diffidammo il sindaco dall’adottare, in sede di Comitato di controllo analogo e in sede di assemblea dei soci di Cogesa, qualsiasi decisione in ordine agli indirizzi strategici e agli assetti di governance della società in assenza di un passaggio consiliare”. “Alla fine i nodi cominciano a venire al petttine. Il pronunciamento della Corte dei Conti del 5 maggio scorso non solo censura l’allargamento del consiglio di amministrazione a tre membri ma evidenzia
anche che società che svolgono la stessa tipologia di attività pur avendo un fatturato maggiore hanno un solo amministratore e un minor numero di dipendenti – prosegue il capogruppo FdI – A questo si aggiunge il fatto che nell’ultimo consiglio comunale ho chiesto al sindaco chiarimenti in ordine alla sussistenza in bilancio di crediti
del Comune di Sulmona verso Cogesa per circa un milione di euro. Trattasi di soldi già inseriti nei precedenti bilanci e quindi già spesi dal Comune ma ad oggi non ancora sostanzialmente riscossi. Anche su questo il sindaco, come sempre impreparato, non ha saputo fornire risposta alcuna. In ultimo vorrei ricordare quanto ebbe a rispondermi l’allora assessore Mariani, nell’agosto scorso, in ordine alla ssussistenza di un decreto ingiuntivo di 530 mila euro spiccato nei confronti di Cogesa da un suo fornitore per mancati pagamenti. Un quadro non rassicurante che lascia pensare a una possibile crisi di liquidità della società partecipata”. “E’ il caso di ricordare che Cogesa non è una società privata ma è una società pubblica con affidamento di servizi in house e che i costi della società vengono sostenuti dal cittadino con il pagamento delle bollette – conclude Tirabassi – Ebbene non vorrei che, passato l’appuntamento elettorale autunnale, la prossima amministrazione si trovi ad affrontare situazioni finanziarie pesanti provenienti da passate gestioni. Situazioni che potrebbero aprire la porta all’ingresso di soci privati e che potrebbero avere ripercussioni pesanti sulle tasche dei cittadini”.