SINDACO DI PACENTRO SOTTO INCHIESTA PER DANNO ERARIALE
Richieste di rimborso spese senza indicare le località raggiunte né gli orari di partenza e arrivo; note spesa per depositare la corona d’alloro nel giorno della Liberazione o per incontrare il titolare di una fabbrica di confetti e ancora per consegnare gli inviti per assistere al concerto della banda della Guardia di Finanza. Sono alcune delle contestazioni rilevate nei confronti del sindaco di Pacentro Guido Angelilli nell’inchiesta che lo riguarda. Secondo le fiamme gialle dell’Aquila, grazie alla “scarsa attenzione” del segretario generale del Comune, il sindaco Angelilli avrebbe percepito rimborsi spesa non dovuti per circa 20 mila euro. L’inchiesta portata avanti dal Gruppo tutela del nucleo finanza pubblica, coordinato dal maggiore Aurelio Soldano, che qualche anno fa è stato alla guida della compagnia di Sulmona, ha rilevato un danno erariale di circa 20 mila euro che la procura della Corte dei Conti dell’Aquila ha provveduto già a notificare sia al sindaco Angelilli che al segretario generale Enrica Garofalo, quest’ultima finita sotto accusa per aver chiuso più di un occhio davanti alle ricevute presentate dal sindaco. Secondo gli uomini del comandante Soldano, la dirigente avrebbe gravi responsabilità nella vicenda in quanto avrebbe avallato la liquidazione dei rimborsi nonostante ci fosse carenza di documentazione. Buona parte delle richieste di rimborso spese del sindaco non riportavano il numero di protocollo, erano senza la sua firma e nel caso di partecipazioni al consiglio direttivo dell’Ente Parco Maiella, sarebbero state addirittura doppie: il sindaco, sempre secondo la guardia di finanza avrebbe percepito i rimborsi sia dal Comune che dal Parco della Maiella. Inoltre in una contestazione sempre rilevata dalle fiamme gialle il sindaco risulta aver partecipato e firmato una delibera di giunta mentre in quello stesso momento si trovava ad Arezzo alla XXXVI assemblea dell’Ance. Situazioni delicate che potrebbero a detta degli investigatori presupporre le ipotesi di reato di falso e truffa. Ipotesi che ora sono al vaglio del procuratore Giuseppe Bellelli, il quale dovrà accertare se le contestazioni della guardia di finanza dell’Aquila possono ravvisare oltre al danno erariale, anche reati sotto il profilo penale.
Si ma lo fanno tutti. Anche La Quirinale.