“DEMOCRAZIA E STATO DI ECCEZIONE”, CASA DELLE CULTURE PROPONE RIFLESSIONE SULL’EMERGENZA
“Democrazia e stato di eccezione”. E’ questo l’argomento che ha suscitato tante polemiche nei mesi scorsi in merito alla presunta espropriazione da parte dell’esecutivo rispetto agli organi elettivi per la gestione della pandemia; l’abuso dei Dpcm; la sospensione delle libertà in alcuni stati approfittando dell’urgenza degli interventi per contrastare il virus. Sarà il tema centrale della conferenza organizzata dall’associazione “Casa delle culture”, rigorosamente in remoto per mercoledì prossimo 5 maggio, con inizio alle ore 12. L’organizzazione è curata dall’associazione in collaborazione con il Polo umanistico sulmonese che metterà a disposizione per l’evento la propria piattaforma (Zoom per i relatori e You tube per coloro che sono interessati ad ascoltare i relatori). Alla manifestazione, inserita nel programma nazionale del “Maggio dei Libri”, promosso dal Cepell (Centro per il libro e la lettura), interverranno Michele Ainis, docente di Diritto Costituzionale all’Università Roma 3, e Fabrizio Politi – Costituzionalista all’Università dell’Aquila. A fare gli onori di casa, con interventi introduttivi, la Dirigente del Polo Liceale Ovidio di Sulmona, Caterina Fantauzzi; la presidente della “Casa delle Culture”, Rosa Giammarco e Luisa Taglieri, presidente dell’Associazione Metamorphosis. La data del 5 maggio non è stata scelta a caso. “Ei fu”: quel giorno ricorre la data dei 200 anni dalla morte di Napoleone Bonaparte, colui che fece dello “stato di eccezione” la cifra del proprio metodo di governo. La manifestazione, inoltre, si inserisce nel lavoro iniziato da tempo dal gruppo che si raccoglie intorno al progetto della Casa delle Culture intorno alla figura di Giuseppe Capograssi. “Capograssi – afferma Fabrizio Politi, cui sarà affidato il compito di richiamare la lezione del giurista sulmonese intorno al tema della democrazia – nella sua concezione della democrazia sceglie in maniera decisa quella rappresentativa e rifiuta lo stato di eccezione. E’ quindi democrazia senza se e senza ma. Di questo vogliamo discutere avviando una riflessione su cui torneremo anche in futuro”.