RISERVA SORGENTI DEL PESCARA, ASSOCIAZIONI DI POPOLI TORNANO A CHIEDERE CHIAREZZA

“Dopo 7 mesi di strenua chiusura a riccio dell’amministrazione Comunale di Popoli, rispetto al Dossier sulla Riserva da noi elaborato come Associazione “Ripensiamo il Territorio” e il “Gruppo Luci su Popoli” emerge chiaramente che la causa dell’incomprensibile sbarramento subito è chiaramente la non ristrutturazione del Casale e del Sentiero Canapine, che prevede anche la bonifica del Pioppeto” affermano Antonio De Luca e Giovanni Natale. “E’ in ballo un finanziamento europeo assottigliatosi a 165 mila euro nel tempo per vari ritardi, compreso quello degli ultimi 5 anni.  Ne è conseguita la costrizione a rimodulare il progetto iniziale con un ovvio impoverimento della prevista Ristrutturazione del manufatto che, dato il lievitare dei costi, da Laboratorio Idrobiologico dell’Università, si dovrà ridurre a uno “sgabuzzino di servizio – continuano – A ciò si aggiunga il rischio che siamo nel 2021, e sono scaduti i due settennati europei precedenti (2007/2013 e 2014/2020), ed essendo fuori tempo massimo la regione pare abbia posto dei termini improrogabili, “finalmente “diciamo noi!, scaduti i quali sarebbe conseguenziale la perdita degli stessi. Perciò l’esultazione della direttrice, risulta oltre che scomposta anche distorsiva della realtà. Lei infatti dovrebbe piuttosto giustificare perché non si sono svolti i lavori, nonostante fossero già stati appaltati nel 2015. Perché non si sia realizzato il recupero del Casale e lo si è lasciato con accumulo di rifiuti speciali, corredati di Apecar? Perché il Sentiero Canapine sia tuttora chiuso ai visitatori per rischi di incolumità?”. “Ferma restando la nostra precisa funzione di stimolo a tutela della Riserva, come nel passato con tutte le Associazioni Popolesi ed Abruzzesi, per salvaguardare le finalità fondative della legge istitutiva, tenuto conto del Codice Etico del turismo sostenibile nelle aree protette che precisa che Il turismo nella natura debba tener conto di spazi e tempi di fruizione, restano ancora sul campo i problemi brucianti della  Gestione leggera, posti anche nel SUMMIT regionale da noi invocato e tenutosi  il 17 febbraio 2021, ovvero: flussi compatibili, piano di sicurezza generale della riserva, piano assetto naturalistico, in ritardo da un decennio. Vigileremo, in attesa dell’inizio e conclusione dei lavori, come dichiarato dalla Direttrice, entro la stagione estiva, auspicando che non sia l’ennesimo fuoco fatuo privo di futuro” concludono i responsabili delle due associazioni popolesi.