IL DIARIO DI SOLIMO: 25 APRILE 1280, LA CONTA DEI FEUDATARI
Fabio Maiorano – Sebbene “punita” per la fedeltà agli Svevi, Sulmona continuò a svolgere ruoli e funzioni importanti, per la sua centralità geografica e per la presenza in città di uffici istituzionali; e proprio il Giustiziere dell’Abruzzo, per ordine di re Carlo d’Angiò, alla fine del 1279 convocò a Sulmona tutti i baroni, i conti e i feudatari della provincia abruzzese affinché fornissero dati “aggiornati” sui territori di loro competenza e pagassero le relative tasse. In esecuzione della disposizione reale, i primi feudatari raggiunsero Sulmona il 20 aprile 1280 e altri si presentarono nei giorni successivi al Giustiziere e ai suoi ministri per ottemperare alle richieste del sovrano. Non è da escludere che Carlo d’Angiò, per benevolenza nei confronti della città e a ricordo di questa solenne “chiamata”, abbia fatto edificare in quel tempo il convento di S. Domenico e abbia concesso ai frati i benefici sulla regia cappella dedicata a S. Nicola di Myra, più noto come S. Nicola di Bari, eretta nella stessa chiesa.