L’EMERGENZA COVID FERMA DI NUOVO IL RITO DEI SERPARI DI S.DOMENICO

La pandemia, che purtroppo continua a contagiare e a cui fare attenzione in ogni momento, impedirà anche quest’anno la celebrazione della festa di S.Domenico a Cocullo, caratterizzata dall’unicità del suggestivo Rito dei Serpari. In una lettera aperta ai fedeli e a quanti in ogni parte del mondo sono appassionati da questo rito il sindaco di Cocullo, Sandro Chiocchio, il parroco don Daniele Formisani e il presidente della Pro Loco, Dante Marchione, invitano tutti a vivere comunque il giorno della festa, il primo maggio, in spirito di fede e devozione. “Lo scorso anno ci trovammo a vivere, per la prima volta dopo centinaia di anni, la Festa di San Domenico Abate senza i fedeli in Chiesa durante la Santa Messa solenne, senza il Rito dei Serpari e l’atmosfera che ne caratterizza e connota l’unicità e la bellezza.   Fino all’ultimo abbiamo sperato che quest’anno ci potessero essere le condizioni minime di sicurezza per la celebrazione del Rito, almeno in forma ristretta, e tornare a provare l’emozione di vedere la Statua di San Domenico uscire dalla Chiesa per essere vestita di serpenti sul sagrato e accolta dalla folla di devoti festanti – si legge nella lettera -L’emergenza sanitaria ancora in corso costringe, purtroppo, noi cocullesi e tutti coloro che nel corso degli anni sono divenuti parte di una grande famiglia unita dalla comune devozione al nostro Santo protettore, a dover rinunciare al Rito dei serpari, patrimonio identitario che va ben oltre i confini territoriali e che racchiude quei valori nobili che ci auguriamo possano essere sempre più centrali nella nuova normalità che ci accingiamo a vivere nel dopo pandemia. Nello stesso tempo il primo maggio sarà comunque un giorno di fede e devozione vissuta nell’intimo dei cuori ed espressa attraverso la preghiera e le celebrazioni liturgiche che verranno ufficiate in chiesa nel normale rispetto delle normative anti-covid”. “Nella preghiera personale, o per chi potrà in quella comunitaria, invocheremo la benedizione di Dio per intercessione di San Domenico su tutti i devoti, per quanti stanno soffrendo a causa della pandemia, perché tutto torni alla normalità e nelle nostre famiglie ci sia pace e serenità” conclude la lettera.