MAZZETTE E IRREGOLARITA’ NEI LAVORI POST SISMA NELL’AQUILANO E A SULMONA, IN VENTUNO RINVIATI A GIUDIZIO

Andranno a giudizio 21 dei 22 professionisti, tecnici e imprenditori, tra i quali due professionisti peligni, coinvolti nell’inchiesta su un presunto giro di mazzette e presunte irregolarità negli appalti di ricostruzione post-sisma 2009 di chiese nell’Aquilano e a Sulmona. Il rinvio a giudizio è stato deciso dal Gup del Tribunale dell’Aquila, Stefano Iannaccone. Le accuse per gli imputati vanno dal falso, alla turbativa d’asta fino alla corruzione. Nel processo sono coinvolti imprenditori, professionisti e funzionari di Beni culturali abruzzesi e Soprintendenza. Tra le opere la Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio, appena ricostruita, il teatro comunale dell’Aquila, l’Abbazia celestiniana di Sulmona. Gli altri edifici interessati sono la chiesa di Santa Maria Assunta a Tione degli Abruzzi, la chiesa di San Domenico a Sulmona, la chiesa di San Salvatore a Civitaretenga, piazza Duca degli Abruzzi- Porta Branconia e la chiesa di San Biagio a Cappadocia. Unico escluso dal rinvio a giudizio è stato Giancarlo Di Vincenzo, figlio di Berardino Di Vincenzo, ex segretario generale del  Mibact. A processo anche Lionello Piccinini, Gianfranco D’Alò, Mauro Lancia, Valerio Agostinelli, nelle vesti di rup, direttore dei lavori, imprenditore e tecnico, accusati di una presunta falsa perizia nell’appalto la per chiesa di Tione degli Abruzzi. Presunto falso anche per il rup Giorgio Aldo Pezzi e Berardino Olivieri, direttore dei lavori, per una perizia nei lavori alla chiesa di San Domenico a Sulmona.A giudizio anche gli imprenditori Graziantonio e Antonio Loiudice su presunte irregolarità in relazione ai restauri per l’Abbazia celestiniana. Per la riqualificazione di Piazza Duca degli Abruzzi-Porta Branconia all’Aquila coinvolti gli imprenditori Ernesto Penzi e Lucio Piccinini. Per l’affidamento di lavori complementari al Teatro comunale dell’Aquila, a giudizio vanno gli imprenditori Vito Giuseppe Giustino e Leonardo Santoro, il direttore dei lavori e vice, Marcello Marchetti e Alessandra Del Cane, i tecnici Michele Fuzio, Domenico Pazienza e Michele Buzzerio, Antonio Zavarella e Pasquale Marenna. Per i lavori all’Abbazia di Celestino V, a processo l’architetto della Soprintendenza Franco De Vitis, mentre per i lavori della Chiesa di San Biagio in Cappadocia e della Chiesa di San Sisto, a giudizio l’architetto della Soprintendenza Giuseppe Liberati, e il geometra Giuseppe Rossi