ECCO LA GIOSTRA CAVALLERESCA DEL FUTURO
La pandemia ha fermato la Giostra Cavalleresca ma la Giostra, appena possibile, è pronta a ripartire. Probabilmente con una “rivoluzione”: lo stadio del calcio Pallozzi diverrà il centro delle sfide a cavallo e non più piazza Garibaldi, in tempo di Giostra piazza Maggiore. Il progetto della nuova Giostra è stato annunciato questa sera dal presidente dell’associazione Maurizio Antonini, ospite di Onda Tv. Lo stadio verrebbe utilizzato tutto l’anno come campo di gara con equidi e come campo di allenamento. Al suo interno verrebbero realizzate le scuderie. Mentre palazzo Manara, ex Centro celestiniano, proprio accanto allo stadio, diverrebbe struttura ricettiva per la stessa Giostra. Così tra stadio e palazzo vicino nascerebbe una sorta di polo Giostra. “In questo modo verrebbero quasi azzerati gli ingenti costi che oggi la Giostra deve sopportare – ha precisato Antonini – basterà pensare che l’allestimento della piazza e i costi connessi allo svolgimento delle gare portano via circa 150mila euro, tra terra, lavoro, veterinari, tribuna”. In più la piazza Garibaldi resterebbe libera per il mercato, per i commercianti a posto fisso e per altre manifestazioni del periodo estivo. “Resta senza dubbio di unicità scenografica piazza Garibaldi ma le norme su questi tornei si fanno sempre più onerose e crescono i costi” ha sottolineato ancora Antonini. La Giostra, stando al progetto, si terrebbe in piazza Maggiore solo una volta ogni cinque anni, così da recuperare risorse, risparmiate in cinque anni, per poterla riproporre in piazza. Ma altri nodi sono da sciogliere che riguardano la necessità di dare alla Giostra una sua sede in centro, così come sedi vanno date a Borghi e Sestieri, che oggi sono in sedi in fitto da costi certo non lievi. A questo scopo possono essere sfruttati fondi europei, bonus 110% e sisma bonus, ristrutturando e riqualificando edifici antichi in disuso. La Giostra nata, per idea di Gildo Di Marco, nel 1993 con le prime sfide nel 1994, ha bisogno anche di un nuovo assetto e si punterebbe alla costituzione di una fondazione di partecipazione, alla quale già si lavora e alla quale stanno dedicandosi anche il sindaco Annamaria Casini e l’assessore Luigi Di Cesare. “Dopo i primi anni l’entusiasmo si è affievolito e la crisi economica ha portato anche ad una riduzione sensibile di sponsor e contributi pubblici – ha ricordato il presidente – da qui la necessità di avere un assetto che garantisca anche la sussistenza della Giostra”. Anche altre proposte sono contenute nel progetto presentato ad Onda Tv come quelle sull’area camper e il parco fluviale, l’istituzione di una tassa di soggiorno, dissuasori a scomparsa, cartellonistica dedicata alla Giostra. “Queste le proposte, ora sia riflessione, sia dibattito e valuteremo cosa fare” ha concluso Antonini.