ASL PESCARA, SI ALLARGA L’INCHIESTA SU PRESUNTO APPALTO PILOTATO: INDAGATO IL DIRETTORE GENERALE
Si allarga l’inchiesta sul presunto appalto pilotato nell’Asl di Pescara. Infatti è indagato con l’ipotesi di reato di corruzione anche il direttore generale della Asl, Vincenzo Ciamponi, come riportato dal quotidiano Il Centro. Le indagini della Procura pescarese riguardano la presunta gara truccata da oltre 11 milioni di euro per l’affidamento della gestione di residenze per disabili psichiatrici alla cooperativa la Rondine di Lanciano. Inchiesta tragicamente segnata dal suicidio di Sabatino Trotta, 55 anni, dirigente del dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara ed ex candidato di Fratelli d’Italia alle elezioni regionali del 2019. Il medico psichiatra si è ucciso in una cella, lo stesso giorno dell’arresto, nel carcere di Vasto. Con Trotta sono stati arrestati il legale rappresentante della cooperativa “La Rondine”, Domenico Mattucci, e Luigia Dolce, dipendente con funzioni di coordinatrice della cooperativa, ora ai domiciliari. L’accusa è quella di appalto truccato attraverso tangenti e costosi regali a beneficio dello stesso Trotta. Inquisiti anche i componenti della commissione di gara Antonio D’Incecco e Anna Rita Simoni. Ieri è stato ascoltato in procura per due ore dai pm Luca Sciarretta e Anna Benigni anche il presidente della Regione, Marco Marsilio, come persona informata dei fatti, tenuto conto che Trotta era un esponente del suo stesso partito. L’avviso di garanzia a Ciamponi si è reso necessario anche per un incidente probatorio su tutto il materiale informatico acquisito alle indagini. Sul coinvolgimento del direttore generale nella delicata e scottante inchiesta giudiziaria il massimo riserbo. In una nota la Asl aveva già sottolineato che “la sottoscrizione del contratto con la cooperativa “La Rondine” è avvenuta unicamente a seguito dell’istruttoria condotta e condivisa dagli uffici aziendali competenti e previa consultazione con il legale di fiducia dell’Azienda”. Le indagini sono mirate anche a far chiarezza sui rapporti “politici” di Trotta. Suo obiettivo sarebbe stato quello dell’ottenimento dei fondi regionali per la gestione della residenza per anziani San Giorgio di Treglio, a favore sempre delle società di Mattucci. Nelle carte dell’inchiesta ci sono i colloqui di Trotta con in segretario regionale di Fdi Etel Sigismondi e conTerenzio Rucci, uomo di fiducia di Marsilio. All’uscita dagli uffici della Procura Marsilio ha detto di essere stato chiamato come persona informata dei fatti e “neanche lontanamente sfiorata dall’ombra appunto di un dubbio rispetto alla correttezza dei comportamenti e quindi della Regione”. “In questa veste ho fornito tutte le informazioni di cui potevo disporre, almeno di quelle di cui dispongo” ha precisato il presidente.“Ho detto con molta chiarezza sin dal primo momento che con Sabatino Trotta avevo stretto un’amicizia umana e personale e mi ferisce molto scoprire che Sabatino Trotta magari non era la persona che avevo conosciuto ma un altro Sabatino Trotta. Stiamo appunto collaborando assolutamente per questo. Non è mai divertente né piacevole essere coinvolti in vicende simili, ma penso che sia doveroso per ogni cittadino e tanto più per chi rappresenta e tutela le istituzioni darsi da fare e collaborare con pienezza con tutte le proprie forze perché appunto si faccia luce e si garantisca trasparenza, giustizia in tutti i sensi” ha concluso Marsilio.
Dovevano risolvere i problemi degli abruzzesi in 15 giorni… Vi ricordate salvini a pzza venti…. Hanno risolto i loro problemi…. Che schifo.