“SULMONA IN AZIONE” RILANCIA PROGETTO ELETTORALE PER ALLEANZA TRASVERSALE “NUOVA, AMPIA E COESA”

Il gruppo di Sulmona in Azione e il suo coordinatore Luciano Angelone, ex assessore provinciale, rilanciano il progetto di coalizione trasversale, per le prossime elezioni amministrative. “Il declino non è ineluttabile ma per contrastarlo occorre realizzare una alleanza nuova tra forze politiche e sociali, associazioni, cittadini – dichiara Luciano Angelone coordinatore di Sulmona in Azione – una coalizione particolarmente ampia e coesa che si caratterizzi con una proposta progettuale in grado di dare risposte chiare e risolutive per le criticità che attanagliano la Città ed il suo territorio. E’ ora di abbandonare i piccoli opportunismi, di uscire dall’apatia, dalla delusione e dallo sconforto che ci hanno finora attanagliato. Dobbiamo tornare ad essere e a sentirci comunità per essere partecipi di un profondo cambiamento mettendo in campo un piano strategico di sviluppo sostenibile della nostra città che ne riaccrediti l’immagine sia all’interno del territorio che della intera regione e che la faccia uscire dall’attuale isolamento.”“Noi di Azione  – prosegue Angelone –  ci siamo costituiti a Sulmona per offrire uno strumento  di presenza e di partecipazione politica a quanti si riconoscono nei valori della tradizione liberaldemocratica, popolare e riformista. Ci rivolgiamo, pertanto, alle forze politiche, alle associazioni, alle organizzazioni sindacali, agli esercenti delle imprese e delle professioni e a tutti coloro che, condividendo lo spirito ed il contenuto di questo documento, siano desiderosi di imprimere una alternativa ed una svolta all’amministrazione della Città in occasione della prossime elezioni amministrative, a fornire il proprio contributo per il rilancio di Sulmona e per riprogettarne il suo futuro nei prossimi decenni”.  “Il rinvio delle elezioni amministrative fornisce l’occasione, a noi iscritti e simpatizzanti dì Azione di sottoporre all’attenzione delle forze politiche, delle associazioni e dei cittadini alcune considerazioni su cosa fare per imprimere una svolta alla attuale  drammatica crisi che Sulmona, unitamente all’intero territorio del Centro Abruzzo, sta attraversando. Le cause di tale situazione sono molteplici – precisa il Coordinatore Regionale di Azione Giulio Cesare Sottanelli –  Crisi economica e sociale segnata negli anni tra il 2005 ed il 2010 dalla chiusura e delocalizzazione di numerose aziende (Campari, Cosmo, Cpm, Finmek, Sitindustrie ecc.). Per non parlare del trasferimento OPM, chiusura della Caserma “Cesare Battisti”, ridimensionamento dello scalo ferroviario, dell’Ufficio Regionale dei Beni Culturali e dell’Arsa.  La riduzione progressiva dei Servizi Pubblici Essenziali, dalla paventata soppressione del Tribunale, alla chiusura della locale sezione dell’Archivio di Stato, al declassamento del presidio ospedaliero.” “Purtroppo, le amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso di questi anni sono apparse inadeguate a fronteggiare la gravità della situazione; incapaci, finanche, di ottenere l’attuazione di strumenti, come “Il protocollo d’intesa per il rilancio economico della Valle Peligna” sottoscritto nel 2008 al Ministero dello Sviluppo Economico e il riconoscimento della Valle Peligna come “Area di crisi industriale complessa”, ottenuto dalla Regione Abruzzo nel 2011, conseguiti principalmente dall’impegno profuso dalle organizzazioni sindacali del territorio, o di cogliere ed utilizzare al meglio le risorse messe in campo dallo Stato per fronteggiare la grave crisi conseguente al terremoto del 2009 che ha fatto sentire i suoi effetti negativi sulla economia della Città e del Territorio. Anche l’ultima esperienza amministrativa ha fortemente deluso le aspettative. Abbandonata via via  dai suoi stessi sostenitori, anziché prendere atto del suo fallimento e della sua inadeguatezza, ha ritenuto di sopravvivere a se stessa mediante una serie di operazioni trasformistiche che l’hanno portata, infine, a restare in carica con il sostegno dei rappresentanti di quella “vecchia politica” che aveva, in apparenza, essa stessa contrastato” conclude Sottanelli.