PRATOLA PELIGNA, EX PRIMARIO D’ANDREA: CHIUDERE TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA CHIUDERE

“I dati dello screening di massa in corso nel comune di Pratola Peligna per individuare eventuali positivi covid sta portando alla luce una situazione molto preoccupante. Grazie alla lodevole iniziativa promossa dal sindaco sono stati individuati decine e decine di soggetti positivi, molti dei quali appartenenti a nuclei familiari colpiti pressoché al completo. Quanto da me previsto da tempo si va mostrando con evidente chiarezza. Il vento prodotto dall’imbecillità di pochi rischia di trasformarsi in un uragano disastroso per tutti e i dati dello screening dimostrano che quando il virus entra in una casa non risparmia nessuno ed è anche una condanna a morte per qualcuno”. Lo afferma l’ex primario di Rianimazione, Gianvincenzo D’Andrea. “A questo punto per frenare la circolazione del virus non rimane che chiudere tutto ciò che deve essere chiuso, soprattutto quelle attività che si sono dimostrate capaci di creare pericolosi assembramenti. Mi rendo conto che è una scelta pesante per tante attività pesantemente colpite dalla pandemia ,che sarebbero ulteriormente danneggiate ,ma è una decisione che, seppur dolorosa, non può essere rinviata”sottolinea D’Andrea. “E’ vero che il sindaco da alcuni giorni sta richiedendo con insistenza al presidente della Regione Marsilio l’istituzione della zona rossa comunale. Sono convinto ,perciò, che tutte le persone di buon senso dovrebbero sostenere questa sua richiesta. Di fronte al dato ,che parla da sé, degli oltre cento positivi fra tamponi rapidi e molecolari presenti nel territorio comunale di Pratola Peligna cos’altro deve succedere? L’omissione di atti dovuti , in corso di pandemia, come dovrebbe sapere il presidente Marsilio, non è scevra di conseguenze per la salute collettiva del comune peligno ed allora si muova senza ulteriori indugi. Sarebbe incomprensibile che un presidente di Regione si rifiuti, immotivatamente , di disporre quanto un sindaco richiede, con insistenza ed a ragione, per il bene dei suoi concittadini” conclude l’ex primario.