TELEFONINI A SINDACO E ASSESSORI, LA GIUNTA DI BUGNARA CORRE AI RIPARI MA LA MINORANZA PRESENTA INTERROGAZIONE
La giunta comunale di Bugnara corre ai ripari sulla determina riguardante l’acquisto dei telefonini. E con una nuova determina del 12 marzo scorso precisa che la somma di circa 4mila euro impegnata per la fornitura degli apparecchi telefonici è a carico degli amministratori, il sindaco Giuseppe Lo Stracco e due assessori, che si avvalgono di questo servizio. Come aveva già annunciato lunedì scorso il sindaco stesso. Siccome però non è possibile trarre la somma dalle indennità che sindaco e assessori ricevono, perché soggette ad irpef, il rimborso del costo dei telefonini acquistati sarà effettuato attraverso bonifico bancario degli stessi amministratori utenti, fino a raggiungere la somma dovuta. Ma la minoranza consiliare vuole sia fatta piena chiarezza su una decisione che ha sollevato perplessità e polemiche in paese, considerando i tempi difficili che si vivono, per gli effetti economici della pandemia, soprattutto in piccoli centri. Anche perchè sembra che gli stessi consiglieri di maggioranza, non solo quelli di minoranza, fossero all’oscuro della decisione. In una interrogazione al sindaco, il consigliere comunale Gina Romagnoli, a nome del gruppo di minoranza, chiede spiegazioni su “una spesa di questa portata ( n. 3 cellulari per quasi 4.000,00 euro) in un Comune di 1000 abitanti, dove la mole dell’attività amministrativa non può giustificare un’operazione del genere, sotto tutti i punti di vista”. Chiede inoltre al sindaco di spiegare le sue dichiarazioni, rilasciate a ReteAbruzzo, dalle quali “si evince il fatto che si utilizzi l’Ente comunale alla stregua di un istituto di credito, concedendo ai membri della giunta comunale di ottenere un benefit; operazione oltremodo inspiegabile in quanto gli stessi avrebbero potuto acquistare personalmente, qualora lo si avessero ritenuto necessario. Infine il consigliere di minoranza vuole sia chiarito “come sia possibile che un atto del genere venga predisposto da un Assessore, seppur nell’esercizio dei poteri di Responsabile del Servizio Tecnico manutentivo, direttamente beneficiario dell’atto amministrativo in oggetto, ricorrendo, secondo noi, gli estremi di incompatibilità nell’utilizzo di risorse pubbliche che certamente approfondiremo nelle sedi opportune”.