CONSIGLIERA COMUNALE PRESENTA ESPOSTO AI CARABINIERI CONTRO IL SISTEMA DELLA DISTRIBUZIONE DEI VACCINI PER GLI OVER 80
Fa discutere il meccanismo elaborato dalla ASL per inoculare il vaccino agli over 80. Non per età a scalare, ma in base alle zone di appartenenza. Un sistema che sta creando più di una polemica tra gli anziani alcuni dei quali sono in attesa da tempo per ricevere il vaccino e ogni giorno sono in trepidazione aspettando la chiamata dalla ASL. È il caso di una 95enne di Corfinio che si è rivolta al sindaco del paese sostenendo di essere stata penalizzata rispetto ad anziani più giovani di lei che hanno già ricevuto il vaccino. C’è chi, però, è andata oltre come nel caso della consigliera comunale di Introdacqua Licia Mampieri che, l’altro giorno, ha depositato un esposto alla locale stazione dei carabinieri contestando il sistema di chiamata per la vaccinazione riservato agli over 80. Dal 26 gennaio scorso, da quando la Mampieri si è prenotata sulla piattaforma regionale per ricevere il vaccino non è stata ancora contattata. “Un meccanismo molto discutibile”, afferma la consigliera comunale e storica esponente del partito socialista. “Ho anche contattato l’assessore regionale, Nicoletta Verì. Sono qui a denunciare il fatto che, a causa di questo sistema non chiaro, non sono stata ancora sottoposta alla somministrazione del vaccino anti Covid, con grave pregiudizio per il mio diritto alla salute protetto dalla Costituzione”. Ora sarà la magistratura a stabilire se nel sistema adottato dalla ASL per la distribuzione dei vaccini, può essere ravvisato qualche tipo di reato.
Il sistema è sicuramente da rivedere. Mio padre, ultra ottantenne residente a Sulmona, non è stato ancora chiamato mentre il suo vicino di casa, che non ha ancora compiuto 80 anni, è stato già vaccinato da un pezzo.