ECCELLENZA, I NEROSTELLATI NON RIPARTIRANNO
“Dopo una fase di approfondita discussione a livello dirigenziale e di confronto con le realtà del territorio nella consapevolezza delle gravi criticità di ordine sanitario, economico e sociale, la Usd Nerostellati 1910 comunica la propria indisponibilità a riprendere il campionato regionale di Eccellenza abruzzese 2020/21”. E’ quanto si legge in un comunicato diramato in mattinata dall’Usd Nerostellati 1910 che mette nero su bianco la posizione espressa ieri a ReteAbruzzo dal presidente Silvio Formichetti. L’annuncio della società di Pratola Peligna arriva a poche ore dalla riunione d’urgenza convocata dalla Lnd Abruzzo con tutti i club dell’Eccellenza, per oggi alle 17.30 in remoto, per capire quante squadre vorranno ancora far parte del campionato. E’ ormai ufficiale che i Nerostellati non ripartiranno. “Ciò nel rispetto e nella tutela non solo dei propri tesserati e collaboratori ma anche di persone, lavoratori e categorie professionali che stanno subendo pesanti contraccolpi di ogni genere come effetto di una pandemia i cui costi sociali vanno valutati sulla base di quelle che sono le fondamentali priorità in una comunità e nella vita delle persone. È evidente che non ci sono le condizioni affinché il calcio dilettantistico regionale (al di là di ogni ipotetico, presunto o reale interesse nazionale) possa riprendere le sue attività senza mettere a rischio la salute di atleti, dirigenti e collaboratori che al di fuori dei campi hanno una vita familiare, lavorativa e sociale che assume la priorità su tutto. È giunto il momento di affermare ciò in maniera diretta e inequivocabile nel rispetto di noi stessi, della nostra gente, dei numerosi appassionati e della stessa realtà del calcio dilettantistico che dovrebbe utilizzare i prossimi (pochi) mesi per riprendere fiato e riorganizzarsi davvero in funzione di una prossima stagione per la cui impostazione servirà il sostegno delle forze economiche e imprenditoriali che nei diversi territori regionali stanno attraversando un periodo drammatico. Sia chiaro che il calcio dilettantistico è un mondo ben diverso e lontano da quello professionistico, non solo in termini economici ma anche a livello di tutele sanitarie, occupazionali e sociali di atleti, tecnici, dirigenti e collaboratori che al di fuori del campo hanno famiglie, attività lavorative e percorsi studenteschi alla base della vita di ognuno. Non è il tempo né il caso di continuare questo gioco partecipando a campionati in formato spezzatino e chiaramente falsati. Le priorità sono la salute, le famiglie, il lavoro e vanno protette poiché fondamento di vita. Il calcio dilettantistico ha un’importante funzione sociale ma ora è tempo di ridurre i rischi di contagi da coronavirus-Covid-19 e di non esporsi a ulteriori possibilità di contagio che potrebbero avere ripercussioni devastanti sulla vita di più persone”. Oltre alle questioni riguardanti l’attendibilità ed i costi dei tamponi e test rapidi, l’Usd Nerostellati 1910 pone alcuni quesiti: “A cosa andrebbe incontro un calciatore, allenatore, dirigente, collaboratore o arbitro dilettante in caso di contagio Covid-19? Quali effetti avrebbe un eventuale contagio Covid-19 di un calciatore, tecnico, dirigente o collaboratore sugli altri tesserati, sui loro familiari e colleghi di lavoro? Perché e per cosa un dilettante dovrebbe esporsi a ulteriori rischi di contagio da coronavirus in un tale contesto di emergenza sanitaria (e non solo) a livello regionale, nazionale e mondiale? La risposta a queste domande risiede nel tenere alta la guardia sulla tutela della salute quale elemento essenziale della nostra vita. Oltretutto in tale contesto socio-economico molte società non hanno nemmeno la possibilità di sostenere altri costi di gestione dell’attuale stagione calcistica, stoppata più di quattro mesi fa in un quadro generale che purtroppo è andato peggiorando sotto tutti i profili. In base alle motivazioni e priorità sovraesposte, la Usd Nerostellati 1910 ribadisce la propria indisponibilità a riprendere il campionato 2020/21 nell’auspicio che anche altre società dilettantistiche (non solo di Eccellenza) diano forza a questa voce per nulla isolata con l’obiettivo di tutelare la salute dei tesserati e collaboratori in stretto rapporto con la salvaguardia degli ambienti familiari e lavorativi di ognuno. Si dichiarano concluse le attività della corrente annata sportiva anche in modo da favorire la pianificazione della prossima stagione 2021/22 per un nuovo campionato in tutta sicurezza, vero, regolare e in simbiosi con i territori e la loro gente che restano pur sempre una componente imprescindibile per ogni realtà dilettantistica, tanto più in ambito calcistico. Il futuro – conclude la nota – passa attraverso un presente nel quale la priorità è quella di tutelare salute, famiglia, lavoro e le vere basi su cui poggiano le nostre vite di oggi e di domani”.