AMBIENTE E/E’ VITA: SU CENTRO BARRASSO AMMINISTRAZIONE COMUNALE PERDE IMPORTANTI OCCASIONI

“L’immobilismo dell’Amministrazione comunale e la scarsa attenzione dedicata alle politiche attive
in materia ambientale ed all’educazione delle nuove generazioni sui temi dello sviluppo sostenibile,
testimonia ancora una volta la limitata capacità di “visione” e di programmazione dell’attuale classe
dirigente al governo della città. Una città che viaggia in senso inverso rispetto alle previsioni ed alle
politiche della U.E e Nazionali”. A denunciarlo è Patrizio Schiazza, presidente dell’associazione regionale “Ambiente e/è vita”. “Tre anni fa nel denunciare, in un silenzio assordante ad opera degli amministratori comunali, la revoca della qualifica di Centro di Educazione Ambientale di interesse regionale al CEA “Paolo Barrasso”, avvenuta con la
delibera di giunta regionale del 22 dicembre 2017, evidenziai come Sulmona stesse perdendo un polo culturale che aveva brillato per iniziative e per aver concorso ad educare le nuove generazioni alle “buone pratiche” comportamentali – ricorda Schiazza – A distanza di 36 mesi, e nel constatare che nessun atto o passo è stato compiuto nella direzione di un tentativo di riattivazione del Centro e/o di qualsivoglia altra iniziativa tematica, non resta che certificare quanto ancora Sulmona stenti a proiettarsi nel “futuro” e quanto poco creda nella possibilità di attivare percorsi finalizzati a stimolare modelli di sviluppo calibrati sulla sostenibilità competitiva e di prossimità”.
“Mentre la Ue, gli Stati e le Regioni discutono di Next generation EU, di PNRR, della Programmazione Comunitaria
2021/2027 e della necessaria adozione di strumenti normativi, amministrativi e regolamentari per dare attuazione alla transizione verde e digitale, al fine di promuove un salto qualitativo sia sul piano della governance e sia sotto il
profilo dei processi di gestione territoriale e dei sistemi educativi, l’amministrazione , chiusa in un rifugio di
autoreferenzialità e con scarsa propensione ad aprirsi a modelli innovativi, promuove qualche incontro e cerca una
coesione territoriale su progetti allo stadio preliminare e di non chiara qualificazione. Eppure non sarà sfuggito ad alcuno che tutti i bandi di recente pubblicazione, tanto dei Dipartimenti della Presidenza del Consiglio quanto dell’ANCI, muovono nella direzione di stimolare e dare attuazione ai 17 goals dell’Agenda 2030, e segnatamente quello regolato dal 4 obbiettivo riferito ad “Istruzione di Qualità”-Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva- promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti-“ con lo scopo di favorire un’interrelazione tra dinamiche economiche, crescita sociale e qualità ambientale e valorizzazione del Capitale Umano” spiega Schiazza.
“Si punta a creare, quindi, Comunità Educanti idonee a condurre il pensiero in direzione ecologica e a formare le
nuove generazioni in un’ottica di co-responsabilità gestionale in grado di favorire il superamento delle insularità
operative in favore di un arcipelago di relazioni intersettoriali che sostanzieranno poi in una sostenibilità competitiva
nei processi gestionali della società E quale strumento poteva essere più qualificato e pronto per strutturare processi di sensibilizzazione e di informazione se non il Centro Barasso? Un’altra occasione persa, quindi, ed un’altra opportunità che va sfumando per il territorio e per la città di Sulmona. Eppure sarebbe stato semplice ipotizzare un modello operativo che avesse nel Cea la sua struttura di riferimento e nel Parco Fluviale un’aula decentrata polifunzionale per declinare in assi tematici l’outdoor education” conclude il presidente dell’associazione ambientalista.