L’INCHIESTA DI CELANO BLOCCA ANCHE IL POLO SCOLASTICO DI PRATOLA PELIGNA
L’inchiesta di Celano blocca anche la realizzazione del nuovo Polo scolastico di Pratola Peligna. Lo riporta oggi il quotidiano “Il Centro”, in un articolo di Claudio Lattanzio. A seguito del coinvolgimento nell’inchiesta marsicana del direttore dei lavori del Polo scolastico, l’architetto avezzanese Luca Piccirillo, raggiunto da provvedimento restrittivo che gli vieta temporaneamente di esercitare l’attività professionale o imprenditoriale, il responsabile unico del procedimento, l’architetto Antonio Giovannucci, ha disposto la chiusura del cantiere fino a data da destinarsi. O meglio, fino a quando non sarà individuato e nominato un nuovo direttore dei lavori. La comunicazione è arrivata ieri mattina sul tavolo del sindaco Antonella Di Nino, che è stata messa al corrente proprio da Rup Giovannuncci della novità che va, inevitabilmente ad allungare i tempi di riconsegna dei lavori e quindi della disponibilità del nuovo Polo scolastico. “Ho disposto la sospensione dei lavori”, scrive Giovannucci nella sua lettera, “provvedendo a salvaguardare le lavorazioni già eseguite, i materiali in stoccaggio presenti in cantiere, i mezzi d’opera e ad attuare le cautele di carattere generale garantendo, inoltre, che l’esecuzione effettuerà dei controlli settimanali per la verifica dello stato generale del cantiere, delle attrezzature e mezzi presenti nell’area, fino a successivo ordine di ripresa”. Dal Comune fanno sapere che sono stati già attivati gli atti necessari e legittimi per arrivare ad individuare un altro direttore dei lavori che consenta, il più presto possibile, di ripartire con la realizzazione della nuova scuola che ospiterà oltre 600 studenti. Il polo scolastico è in via di realizzazione su un’area di 14mila metri quadrati dove un tempo si trovava lo storico istituto tecnico industriale, poi demolito. I lavori per la costruzione sono partiti nella seconda metà del 2019 e dovrebbero essere ultimati nel giro di qualche mese. Il polo è stato finanziato per 4milioni e 800mila euro dalla Regione nell’ambito del progetto “Scuole d’Abruzzo il futuro in sicurezza” e poi per altri 2milioni di euro dal governo. L’amministrazione Di Nino ha poi rivisto l’idea iniziale e fatto una variante con delle migliorie costate 250mila euro, arrivando ad un costo complessivo dell’opera di oltre 7 milioni di euro. Ad aggiudicarsi l’appalto è stato un consorzio composto da 19 imprese che hanno lavorato speditamente nonostante le ristrettezze imposte dal Covid in quest’ultimo anno. La realizzazione della struttura, come detto, è in fase di conclusione, dopo servirà il tempo necessario per il collaudo di tutti gli impianti. L’obiettivo era arrivare alla riconsegna della struttura entro l’inizio del prossimo anno scolastico, ma con la sospensione dei lavori, i tempi saranno inevitabilmente più lunghi.