PIETRUCCI (PD) AL PRESIDENTE MARSILIO: RIAPRIRE SCUOLE IN PROVINCIA DELL’AQUILA
Il consigliere regionale del Pd, l’aquilano Pierpaolo Pietrucci, ha scritto al presidente della Giunta abruzzese, Marco Marsilio, di Fdi, per chiedere una riapertura differenziata delle scuole a parziale correzione della ordinanza con cui, alla luce della impennata di contagi in Abruzzo, in particolare nelle province di Chieti e Pescara, zone rosse, viene disposta da oggi la chiusura delle scuole in presenza con la didattica a distanza per le elementari, medie e superiori. In base alla mappa dei contagi, Pietrucci chiede la riapertura delle scuole in provincia dell’Aquila.”Ancora una volta assistiamo con sgomento alle sue decisioni politiche e amministrative che, dall’inizio della pandemia, non sembrano avere la logica e la chiarezza necessarie per non gettare in confusione i cittadini abruzzesi – scrive l’esponente del Pd -. La decisione di chiudere le scuole, ed accezione di nidi e infanzia, viene presa nonostante i dati confermino che, soprattutto nella fascia più giovane della popolazione, l’indice di contagio sia basso e contenibile, almeno in rapporto ai mesi di ottobre e novembre scorso, periodo in cui, con un livello gravissimo di contagi, lei ha invece mantenuto le scuole aperte con didattica in presenza; e nonostante in quel periodo, avessimo chiesto a più voci e con molta insistenza che venissero chiuse, e io stesso proposi la didattica mista e l’istituzione della ‘Zona Rossa’ per la Provincia dell’Aquila. Con tutta evidenza, il percorso amministrativo illogico e incoerente, crea disagio forte a tutti. Ai bambini in primis, che in quella fascia di età sono i più esposti alla povertà della didattica a distanza e alle difficoltà che essa comporta; ai genitori, costretti al cambio di passo improvviso e necessario per assisterli; a insegnanti, operatori e operatrici della scuola in generale che, in mancanza del coordinamento fra Governo e Regione, in questo caso non hanno coperture sindacali per giustificare assenze dal lavoro”. Inoltre, ed è questo l’aspetto più paradossale, in questa fase in cui tutto il territorio nazionale viene sottoposto a misure differenziate per Regioni, Provincie e addirittura per Comuni, la sua Ordinanza comprende indiscriminatamente tutto il territorio regionale, penalizzando aree come la provincia dell’Aquila, per esempio, i cui numeri di contagio attualmente non rappresentano lo stesso rischio delle province di Pescara e Chieti”.