PETIZIONE PER MEDICI DI BASE DECEDUTI PER COVID, ALLE “IENE” APPELLO DELLA MOGLIE DEL SULMONESE IANNUCCI

Ai medici di base, deceduti a causa del coronavirus, non viene riconosciuto il diritto alla pensione come deceduti per servizio. Riconoscimento concesso invece ai medici ospedalieri. Nella trasmissione Mediaset “Le iene” è stata lanciata una petizione perché questa disparità di trattamento sia eliminata. Al riguardo è stata intervistata anche Lucia Barbieri la moglie di Giandomenico Iannucci nato e cresciuto a Sulmona, anche lui “morto per covid”. Medico di base a Firenze, ha contratto il virus dai pazienti. Figlio di due insegnanti di scuola elementare, conosciuti e assai stimati in città, Iannucci è stato medico sempre disponibile, tra quelli che se chiamato in casa andava a curare e visitare i pazienti. Con la stessa attenzione e diligenza ha continuato a curare i suoi pazienti anche, quando, ormai anziani, erano in Rsa. È stato tra i primi medici di base a dare la vita, sacrificata al servizio dei propri assistiti. Come anche il medico Gino Fasoli, anch’egli originario di Sulmona e in servizio in Lombardia, ha dato la vita per assistere i pazienti covid. Le famiglie dei medici di base chiedono per questo di firmare la “petizione”.