IL DIARIO DI SOLIMO: 25 FEBBRAIO 1249, DUE SECOLI D’INDULGENZA
Fabio Maiorano – La fama di santità di fra’ Pietro del Morrone, che si era ormai diffusa in ogni dove, giunse anche alla corte di papa Innocenzo IV che non esitò ad offrire il personale contributo “alla causa” emanando una bolla con cui concedeva un’indulgenza di duecento anni e duecento quarantene ai fedeli e ai pellegrini, pentiti e confessati, che avessero visitato con devozione il monastero di S. Spirito al Morrone, ma anche gli altri luoghi di culto fondati da Pietro di Angelerio, nella ricorrenza della Natività, della Circoncisione e dell’Epifania del signore, in tutte le domeniche e nei giorni di quaresima, nel giorno della Resurrezione e Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo, nella Pentecoste, nelle cinque festività della beata Vergine Maria e di tutti i santi Apostoli e Evangelisti, nella Natività di S. Giovanni Battista e della sua decollazione, nella festa di Maria Maddalena, di Lorenzo, di Vincenzo e di tutti i santi, di quattro principali dottori, di S. Martino e di S. Benedetto. Inoltre, a quanti annunciano la Parola di Dio al popolo e partecipano ad ogni predicazione, si aggiungeranno altri quaranta giorni d’indulgenza alle loro penitenze. Di là dal suo rilevante valore spirituale, l’atto pontificio del 25 febbraio 1249 riconobbe non solo l’esistenza dell’ordine monastico nato alle falde del monte Morrone secondo la regola di S. Benedetto («sub regula sancti Benedicti»), per quanto ne “certificò” anche l’importanza, nonostante i pochi anni di vita; infatti, la pergamena che si conserva nell’Archivio della Cattedrale di S. Panfilo fa esplicito riferimento agli edifici costruiti «a frate Petro de Murrono», in particolare al «sacrum Monasterium Sancti Spiritus prope Sulmonam(…) et alia Monasteria (…) et omnia alia loca dicto Monasterio sancti spiritus subiecta ubicumque consistentia sunt eidem ordini incorporata vel incorporanda in posterum»:‘al sacro Monastero di Santo Spirito vicino a Sulmona, sotto la regola di S. Benedetto e ad altri monasteri (…) e a tutti gli altri luoghi dovunque soggetti a detto Monastero di santo Spirito, già incorporati o da incorporare per il futuro’. Il privilegio fu rinnovato il 27 maggio 1255 da papa Alessandro IV che concesse un’indulgenza di 140 anni e 40 quadragene nei giorni stabiliti dal suo predecessore.