LA BANCA GLI BLOCCA IL CONTO E LUI RISCHIA DI PERDERE LA CASA
Rischia di finire con la casa all’asta, restando letteralmente sul lastrico Domenico Spadafora, 55 anni, residente a Raiano e attualmente disoccupato. A metterlo nei guai sarebbe stata la banca della quale è cliente, per aver disatteso impegni presi con lui, dopo che con l’istituto di credito Spadafora ha acceso tre mutui, due per la ditta di cui è titolare ed uno per la casa. Per uscire dalla rischiosa condizione l’uomo adesso chiede il ripristino del mutuo sulla casa, sempre pagato regolarmente, arrivando ad un accordo sul mutuo della ditta.Trovatosi senza lavoro nel 2013 Spadafora decise di avviare un’attività commerciale. Purtroppo ammalatosi l’uomo ha dovuto far fronte agli impegni finanziari derivanti dall’attività commerciale accendendo i tre mutui. “Il mutuo per la casa l’ho sempre pagato fino all’ultimo centesimo e ieri di sua iniziativa la banca ha chiuso il conto” spiega Spadafora. “Quando mi sono ammalato e tuttora sono in terapia non ho potuto più pagare il mutuo per la ditta – racconta – ho fatto allora un compromesso con l’istituto di credito, versando 250 euro al mese, finchè non avessi trovato un nuovo lavoro. “Arrivata l’emergenza coronavirus ho chiesto alla banca di poter sospendere i versamenti del mutuo della casa – riprende Spadafora – prima hanno accolto la mia richiesta, poi l’hanno rifiutata, dicendomi che non rientravo nelle disposizioni del decreto del governo, perché disoccupato già prima dell’emergenza sanitaria”. “Ho seguitato a pagare ma di sua iniziativa i versamenti mensili l’istituto non li ha più ritirati. Ma il direttore della banca disse che mi sarebbero venuti incontro ma da quel momento sono trascorsi tre mesi e mi hanno messo in sofferenza il mutuo- prosegue – eppure i soldi c’erano, il conto lo dimostra”. Successivamente, passati alcuni mesi, la banca chiede a Spadafora il pagamento di settemila euro per il mutuo della ditta. Spadafora chiede tempo per reperire la somma richiesta. “Trovati cinquemila euro la banca ci ha ripensato, perchè era stato messo in sofferenza il mutuo della casa, regolarmente pagato” sottolinea Spadafora, che si ritrova con novantamila euro da pagare, per ditta e casa. Peraltro i mutui della ditta sono garantiti dalla Coop credito e dalla moglie di Spadafora. Ora Spadafora si chiede perchè “è stato toccato il mutuo sulla casa, sebbene sempre pagato regolarmente”. “Prima di mettere in sofferenza il mutuo sulla casa la banca avrebbe dovuto chiamare mia moglie e la coop credito” conclude Spadafora.