IL DIARIO DI SOLIMO: 30 GENNAIO 1987, E SI DIVISERO IL PANE CHE NON C’ERA

Fabio Maiorano – «Con integra fede negli ideali della Patria, con la fierezza delle genti peligne, con spirito di sacrificio, storico retaggio delle generazioni passate, temprate dal lavoro, dalla sofferenza e dal senso del dovere; con assoluto sprezzo del pericolo, i suoi figli di ogni età e ceto sociale, reagendo per circa dieci mesi all’occupazione nazista, alle fucilazioni, alle devastazioni, ai rastrellamenti ed alle deportazioni, scrissero una pagina gloriosa sulla resistenza e contribuirono a ristabilire i valori della democrazia e della libertà. La Città di Sulmona, con l’apporto eccezionale del Comune di Campo di Giove, attraverso ed in fraterna collaborazione con gli abitanti della “Conca di Sulmona”, ebbe a prestare notevole aiuto alle migliaia di prigionieri alleati, che fuggiti dopo l’8 settembre 1943 dal locale campo di concentramento, furono posti in salvo nonostante le più feroci rappresaglie dell’invasore, alimentarono la fiaccola della solidarietà e della fraternità fra gli uomini di ogni razza e nazionalità. Sulmona 27 agosto 1943 – 9 giugno 1944»: con questa motivazione, il Gonfalone della Città di Sulmona è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare con decreto del presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, in data 29 agosto 1986. Il relativo attestato, registrato alla Corte dei Conti il 31 ottobre 1986 (Registro 33D, foglio 114) fu firmato dal ministro della Difesa, Giovanni Spadolini, il 30 gennaio 1987. La cerimonia ufficiale di consegna della medaglia si tenne la mattina del 30 gennaio 1987 in piazza Garibaldi, sotto la pioggia battente e al cospetto del ministro per la difesa, on. Remo Gaspari, e dei reparti della Brigata Motorizzata “Acqui”. Il testo della motivazione fu integrato nel settembre del 1989, con il riferimento al “Comune di Campo di Giove e agli abitanti della Conca di Sulmona”, e controfirmato dal ministro per la Difesa il 13 febbraio 1990.