DOMENICA DELLA PAROLA, LETTURA CONTINUA DEL VANGELO DA CANALE DIOCESI
La Chiesa celebra domani, domenica 24 gennaio, la Domenica della Parola di Dio, istituita da Papa Francesco nel 2019 con la lettera Apostolica Aperuit illis. L’intenzione del papa è che questa domenica “sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio” dando risalto all’importanza della Sacra Scrittura nella vita della Chiesa. Il tema di quest’anno è tratto dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi: “Tenete alta la Parola di Vita!” (Fil 2,16). È una bella immagine quella che l’apostolo offre e si attualizza perfettamente in questo momento drammatico della nostra storia dove emerge, in maniera forte, il disorientamento e la sfiducia causate dell’incertezza sopraggiunta in maniera inaspettata. In questo frangente i discepoli di Cristo hanno la responsabilità di pronunciare una parola di speranza e lo possono realizzare nella misura in cui rimangono saldamente ancorati alla Parola di Dio. Raccogliendo questa esortazione anche la diocesi di Sulmona-Valva vivrà questa giornata. Domenica mattina l’Ufficio liturgico ha offerto alcuni suggerimenti per la Celebrazione Eucaristica nelle parrocchie affinché venga dato particolare risalto alla Parola di Dio. Al pomeriggio il vescovo Michele Fusco introdurrà la “Lettura continua del Vangelo di Marco” trasmesso dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali in diretta a partire dalle 15.30 sul canale YouTube e sul profilo Facebook della diocesi. Sedici lettori, uno per ogni capitolo, si alterneranno senza interruzione nella lettura del vangelo di Marco, lasciando emergere la bellezza del racconto, della narrazione, delle vicende legate alla vita di Gesù che spesso si è abituati ad ascoltare in brevi parti e circoscritte ad eventi come la messa o un momento spirituale o d’incontro. Ogni lettore rappresenterà un aspetto sociale della vita ( famiglia, medico, insegnante, sacerdote) riportando la Sacra Scrittura nelle mani dei fedeli quale fu uno degli impegni più forti del Concilio. Una domenica, quindi, attraverso la quale il credente riscopre la propria identità e quale responsabilità riveste nella Chiesa e nel mondo di oggi.