PAOLA PELINO SINDACO? LASCIAMO PERDERE….
di Luigi Liberatore Chissà perché quando si parla di alto “profilo”, soprattutto di candidature in ogni campo dello scibile umano, non a caso entrano in gioco i lineamenti. Spesso, anzi quasi sempre, si fa a meno di considerare lo spessore culturale, didattico, sperimentale o pubblicistico (nulla a che fare con la pubblicità, per carità) del personaggio, lasciando piuttosto che la fantasia si adegui ai tratti lineari del “malcapitato” e magari si incardinano e si adagiano le proprie convinzioni all’aspetto. La storia è fatta di questi cedimenti estetici in favore di notabili, spesso più famosi per gesti o apparizioni che di scritti, di pensieri o azioni. Adesso è tornata in gioco Paola Pelino, ex parlamentare di Forza Italia, vicinissima a Berlusconi e tanto vicina in ogni apparizione al suo leader tanto da togliere visibilità perfino al padre-padrone della sua scuderia. Paola Pelino candidata a sindaco di Sulmona? Il “ciuffo”, soprattutto se visto con la retina del parrucchiere, supponiamo abbia ancora la vivacità di manzoniana memoria, e il portamento della ex icona del confetto più famoso del mondo imponga rispetto o comunque accettazione del tempo che fu. Il profilo, per comune giudizio degli esteti, richiama alla memoria quello di Nefertari, la regina egizia sposa di Ramses II, ma nel nostro piccolo ci preme andare oltre i tratti del viso, verso quei confini della politica di casa nostra, lasciando perdere le questioni di immagine o di sembianze che ci sorprendono del tutto immotivati e soprattutto incompetenti. A Sulmona, in parole povere, c’è chi vorrebbe Paola Pelino candidata sindaco. Lei, ovviamente, pare si sia sentita gratificata di tanta considerazione da apparati che lei nemmeno più conosce e governa; ma gli altri apparati, quelli “esterni”, non ci sembra che abbiano assimilato l’iniziativa di buon grado, per quanto errabonda sia l’ipotesi. Noi siamo convinti che chi abbia fatto il nome della ex parlamentare, soprattutto in casa forzista, l’abbia fatto con l’intento di bruciare Paola Pelino sulle tracce di una linea democristiana di vecchio stampo, cioè quale vittima sacrificale da offrire sul piatto del vero concorrente a sindaco di Sulmona. Che a vincere siano altri, è poi un discorso diverso. E supponiamo pure che Paola Pelino sia d’accordo…
Tutti i nomi che si sentono sono di persone che in tanti hanno non hanno prodotto un bel niente per Sulmona e che sono stati superati da dei ragazzi alle prime esperienze. Bisogna puntare su nomi nuovi svincolati dai partiti che non rappresentano più le persone ed hanno stufato.
Ma cosa altro c’è da dire ,bruciata o no..la ex senatrice ex deputata..in 12 anni si mandato..ha prodotto..solo benefici per il suo conto bancario .nemmeno i 700.000 € per il bimillenario è riuscita a far pervenire in questa città di morti viventi,quindi come si fa a proporre il nulla ,quando alcuni propongono nomi si “alto livello”..istituzionale…(sbarbi..Giordano Bruno guerri)..
Tutti i nomi che si sentono sono di persone che in tanti hanno non hanno prodotto un bel niente per Sulmona e che sono stati superati da dei ragazzi alle prime esperienze. Bisogna puntare su nomi nuovi svincolati dai partiti che non rappresentano più le persone ed hanno stufato.