IL DIARIO DI SOLIMO: 13 GENNAIO 1704, PRIVILEGI A TEMPO
Fabio Maiorano Artista di talento, ma ancora poco celebrato, segnatamente in patria, Alessandro salini nacque a Sulmona il 1° giugno 1675 (non il 30 giugno come si legge in alcune cronache storiche), da Giovannantonio, romano, e dalla sulmonese Cinzia del Re. Morì a Roma a 83 anni, il 17 giugno 1758, e non nel 1764. Di proprietà della famiglia era il bel palazzo di via Aragona, angolo con via Antonio Gramsci. Si cimentò con bravura nel disegno come nella pittura e si trasferì a Roma dove apprese tutti i segreti del mestiere, tanto da meritare l’attenzione
del principe Camillo Borghese (che gli commissionò il restauro dell’omonima Galleria), e del re del Portogallo per il quale realizzò numerose ed apprezzate opere; in età matura
esercitò anche la carica onorifica di Direttore dell’Accademia di Campidoglio. In Sulmona gli sono stati attribuiti molti dipinti, ma è certa la paternità di due tele soltanto, entrambe
nella chiesa dell’Annunziata: “La Madonna e le anime del Purgatorio”, sull’altare del transetto di destra, e “La Comunione degli Apostoli” (con la sua autorevole firma), sull’altare del
transetto di sinistra. Il 13 gennaio 1704 Alessandro ebbe la nomina a Pesatore della Regia dogana di Foggia «con la dispensa per questa sol volta aggregato alla Piazza del Popolo»: è
l’atto che sancisce l’ascesa di un esponente di casa salini tra le famiglie notabili di sulmona, quelle che avevano diritto a farsi rappresentare nel Parlamento cittadino unitamente ai ca-
sati nobili. Utile rimarcare come nell’atto è specificato che la dispensa di aggregazione vale per una “sol volta” e che non sarà rinnovata se non permarranno le condizioni. Privilegi a
tempo e ceti sempre ben separati, anzi separatissimi: così andavano le cose…