LA CATENA DI CONTAGI A BADIA PARTITA DA UN FUNERALE, A SULMONA DUE POSITIVI

Il focolaio covid che si è acceso a Badia e Bagnaturo sarebbe dipeso dalla partecipazione ad un rito funebre, in particolare le origini del focolaio sarebbero da far risalire ad un uomo che nelle scorse settimane avrebbe preso parte ad un rito di esequie pur avendo avvertito alcuni sintomi da coronavirus. Peraltro, dopo aver preso parte al rito funebre, sarebbe rientrato nella propria abitazione spostandosi in auto con una terza persona, non appartenente al suo nucleo familiare. L’uomo è risultato positivo dopo alcuni giorni. Nel frattempo, durante il periodo natalizio, non sarebbero mancati momenti di aggregazione consentiti, comprese le funzioni religiose, tant’è che anche il parroco è risultato positivo. Una catena di contagio che ha costretto decine di persone a rimanere in isolamento. Sarebbero almeno una ventina i contagi accertati, tra Badia e Bagnaturo, dal 30 dicembre ad oggi. Ci sarebbero poi altri fronti  come quello dell’attività di una parrucchiera che ha spiegato però di aver chiuso il proprio esercizio dopo la comparsa dei primi sintomi del marito. Un filone abbastanza ristretto visto che gli altri componenti del suo nucleo familiare e la maggior parte dei clienti non sarebbero rimasti contagiati. L’altra parrucchiera, residente nella frazione di Badia e con esercizio nella frazione delle Marane, ha chiarito che è estranea al contagio e ha chiuso l’attività solo per ferie, non per effetto della pandemia. Intanto dopo il decesso dell’ottantaquattrenne Giulio Leombruni, residente a Badia, un 72enne della stessa frazione è stato ricoverato in ospedale per la diagnosi dopo aver avvertito dispnea. Due persone sono state prese in carico oggi nell’area triage dell’ospedale di Sulmona, in attesa di collocazione come pure nella serata di ieri un imprenditore del posto ha chiesto le cure ospedaliere. È stato ricoverato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila dopo l’accertamento di una polmonite. La buona notizia arriva dal bollettino giornaliero che conta solo due nuovi casi. Si tratta di due sulmonesi che si erano sottoposti al tampone in ospedale dopo la diagnosi dei medici. All’esito delle verifiche si è scoperto che parte dei tamponi svolti il 2 gennaio sono stati processati ieri ed altri arriveranno a breve per cui compariranno nel bollettino di domani. Si allenta la morsa in carcere dove gli attuali positivi scendono a 27, esclusi i detenuti dubbi al tampone e compreso il detenuto ancora ricoverato. Un agente, nel frattempo, attende il riscontro del tampone molecolare dopo la positività al rapido che risale ai giorni scorsi. Sono 804 gli attuali positivi nell’area peligno-sangrina di cui 362 a Sulmona. La Asl, dal canto suo, sta accelerando anche le operazioni di vaccinazione. Oggi 48 sanitari sono stati sottoposti al vaccino nel giro di un’ora. La prova generale ha funzionato visto che domani la prima dose sarà inoculata a 150 operatori.