MARSILIO: BILANCIO APPROVATO DA LEGGERE ANCHE NELL’OTTICA DELL’EMERGENZA

“Il bilancio di previsione 2021-23, approvato ieri notte dal Consiglio regionale, va letto anche nell’ottica della tremenda situazione che, quasi da un anno a questa parte, si sta vivendo a causa della pandemia. Altrimenti, si rischierebbe di dare credito solo a polemiche surreali”. Lo ha affermato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, in apertura della conferenza stampa che, questa mattina, ha tenuto a Pescara, in Regione, insieme al presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, all’assessore al Bilancio, Gudo Liris, ed ai capigruppo della maggioranza per Consiglio regionale per illustrare i contenuti del Bilancio di previsione 2021-23 e la legge di stabilità 2021. Presenti anche l’assessore Nicoletta Verì ed il sottosegretario alla Presidenza, Umberto D’Annuntiis. “Ringrazio ad uno ad uno tutti i consiglieri regionali per il faticoso lavoro che hanno svolto, a cominciare dall’assessore al Bilancio Liris che ha dovuto far quadrare i conti in una stagione tremenda sotto tutti i punti di vista – ha ripreso Marsilio – e ringrazio l’intero Consiglio regionale, dal Presidente, alla maggioranza, ai capigruppo, ai colleghi assessori, in particolare Nicoletta Verì, la più esposta sul fronte Covid, per aver operato con spirito di responsabilità e senso delle Istituzioni”. Marsilio non ha negato che siano stati effettuati dei tagli alla spesa ma ha spiegato che “non si poteva fare altrimenti potendo contare su 50 milioni di euro in meno tra minori entrate e maggiori spese che, peraltro, attualmente, non ci vengono riconosciute. A dire il vero, – ha sottolineato il Presidente – abbiamo approvato il Bilancio della Regione senza conoscere gli elementi di base del quadro economico legato alla Legge di Bilancio dello Stato che è ancora in discussione ma abbiamo voluto evitare il ricorso all’esercizio provvisorio. Sono stati fatti tagli? Certo, – ammette il Presidente – ma, visto che tutti i servizi sono importanti, abbiamo fatto un bilancio che ha messo in condizione ciascun servizio di iniziare l’anno con le necessarie coperture. Con questo bilancio, – ha spiegato – non ci sarà nessun cittadino abruzzese che riceverà un euro in meno o minor attenzione rispetto a quanto gli sia dovuta. Siamo in grado di tenere questa tabella di marcia con la copertura integrale dei servizi essenziali, dei servizi almeno a livello dello scorso anno, se non di più, per almeno 8-10 mesi. Contiamo che il Governo onori Il suo debito e che le promesse fatte ai tavoli della Conferenza Stato-Regioni e anche nel confronto con gli Enti locali vengano onorate al più presto e consentano, già dal mese di gennaio, di poter avere risorse sufficienti per andare a pareggiare quel conto e fare in modo che la copertura sia integrale e senza più discussioni. Piuttosto, – ha rilanciato Marsilio – direi all’opposizione di andare a Roma per parlare con i propri ministri al Governo e di chiedergli di rispettare gli impegni, di stanziare le risorse necessarie a Regioni, Province e Comuni e di mettere risorse anche sui ristori. L’anno che ci attende sarà un anno di pesante emergenza economica e non si potrà affrontare con le risorse che ci sono state attribuite finora e che sono state assegnate alle varie categorie”. Marsilio ha poi ricordato che “la Regione Abruzzo ha già anticipato ben 15 milioni di euro di spese. Risorse di cassa messe subito a disposizione della Protezione civile per affrontare, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, non appena scoppiata la pandemia, le prime emergenze. Si è trattato di spese anticipate, ad esempio, per reperire sul mercato dispositivi di protezione individuale e ventilatori per le terapie intensive. Di questi 15 milioni di euro, – ha precisato – abbiamo rendicontato correttamente circa 13 milioni 200 mila euro ma ci sono voluti addirittura sei mesi per avere, da parte della struttura commissariale la certificazione di queste spese e solo pochi giorni fa ci hanno rimborsato il 50 per cento del totale. Quindi siamo – ha aggiunto – ancora fuori di 6-7 milioni di euro. Riguardo, nello specifico, ai fondi piovuti sulla sanità, le risorse ricevute sono state sottoposte a condizioni e ad esempio non ci hanno riconosciuto le spese farmaceutiche come spese Covid, ad esempio quelle per l’acquisto di antibiotici e antivirali. Per cui, – ha concluso Marsilio – ogni ASL ha accumulato qualche milione di debito di maggiori spese, per esempio per le sanificazioni e le disinfezioni negli ospedali e di altri ambienti. Risorse per le quali non è previsto il rimborso. Abbiamo, al contrario, avuto diversi milioni di euro di extra budget per prestazioni nella sanità privata che, però, non abbiamo utilizzato perché abbiamo messo la sanità pubblica al centro della battaglia Covid”