GLI ABRUZZESI SPENDERANNO 287 MILIONI DI EURO PER LE FESTIVITA’

In Abruzzo, a dicembre, secondo le stime le famiglie spenderanno 287 milioni di euro per prodotti alimentari e bevande, il 60,8% del totale della spesa del mese in prodotti e servizi tipici del Natale. La cifra complessiva scende rispetto ai 322 milioni del 2019, ma regge, considerato il difficile momento dovuto alla pandemia da Covid-19. Del totale, 84 milioni verranno spesi in provincia di Chieti (-11 mln), 69 in provincia di Pescara (-9 mln), 67 in provincia dell’Aquila (-8) e 66 in provincia di Teramo (-8). Sono 149 i prodotti agroalimentari tradizionali, molti dei quali tipici del periodo natalizio, 11 quelli “di qualità”, tra Dop, Igp e Stg. Lo rileva un’indagine del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila. Dai dati emerge chiaramente la vocazione artigiana della food economy abruzzese: il 18,2% del totale degli addetti delle imprese del settore (16,1% in Italia) – 7.151 operatori – lavora nell’artigianato, un dato che colloca l’Abruzzo al nono posto della classifica nazionale. Al terzo trimestre 2020 risultano attive in regione 2.320 imprese artigiane. Il peso dell’artigianato alimentare sull’artigianato totale è pari al 7,9%. A fronte della tenuta del settore alimentare manifatturiero, la crisi Covid-19 ha determinato effetti pesanti sulle imprese della ristorazione. Nei primi tre trimestri 2020 il fatturato dei servizi di ristorazione ha registrato un drastico calo del fatturato, di conseguenza segnali di fragilità provengono dal mercato del lavoro, con l’occupazione nei settori della food economy che scende in modo significativo. “I nostri prodotti del territorio – sottolinea il direttore di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli – hanno una qualità eccellente. Ora più che mai bisogna sostenere le attività locali, affinché possano ripartire. In una logica di promozione e rilancio del ‘made in Abruzzo’ invitiamo la cittadinanza ad acquistare produzioni locali”.