COVID IN CARCERE, NARDELLA: VACCINI DA LUGLIO, SI SCHERZA CON IL FUOCO

“Sono venuto a conoscenza del fatto che il personale delle carceri e i detenuti (compresi quindi anche coloro i quali, come nel caso di Sulmona, stanno vivendo il dramma dei tanti positivi attualmente presenti) saranno vaccinati solo a partire dal mese di luglio. Chi ha deciso questo non considera quanto possa essere rischioso vedere ritardare di così tanto l’appuntamento con il vaccino. Il tutto in considerazione della peculiarità che hanno gli attori in campo di vivere in un ambiente fortemente condizionato dalla mancanza di spazi e libertà di movimento”. E’ la denuncia di Mauro Nardella, segretario generale territoriale Uil Pa polizia penitenziaria.”Luglio è troppo lontano per pensare di uscire indenni dalla terza ondata che – continua il sindacalista – arrivato a questo punto, mi auguro non ci sia. Non ce lo potremmo davvero permettere. Noi operatori penitenziari arriveremmo all’appuntamento con la stessa devastati dal punto di vista psicologico e questo non andrà a braccetto con l’efficienza e la sicurezza che in ambiti come il carcere non possono mai mancare, pena il collasso definitivo. Solo chi lo sta vivendo sulla propria pelle può capire il rischio che si sta correndo. Mi dispiace ma qui si sta giocando col fuoco”.