A POPOLI UN FIUME DI POLEMICHE, ASSESSORE LA CAPRUCCIA: IL GIARDINO NON E’ ACQUITRINO

Luci su Popoli denuncia il degrado delle condizioni del fiume Giardino a Popoli, accusando l’amministrazione comunale della “città delle acque”. “L’assessore comunale Alfredo La Capruccia interviene e replica. Il signor Natale non conosce l’attività del Comune di Popoli in merito alle azioni per assicurare il corretto deflusso minimo vitale, fondamentale per il mantenimento delle specie e degli habitat – afferma l’assessore comunale Alfredo La Capruccia – Nello specifico il Comune, insieme all’Arta, ha condiviso un programma di monitoraggio del fiume Giardino eseguito dall’Aca in applicazione di una determinazione regionale. Sono in atto, da luglio 2019, dei prelievi per la durata di tre anni da parte del noto biologo Giovanni Damiani per controllare i parametri chimico-fisico e lo studio del popolamento dei macroinvertebrati bentonici, sensibili indicatori di qualità”. “Le risultanze del primo anno sono state rimesse in questo dicembre 2020. Ha riguardato il popolamento faunistico degli organismi invertebrati acquatici, i pesci e la Lampreda planeri. Sono stati determinati, inoltre, i parametri macrodescrittori dell’ecosistema (in particolare temperatura dell’acqua e percentuale di saturazione dell’ossigeno disciolto)” spiega La Capruccia. “Non è vero che il Giardino è un “acquitrino” affermazione che denota ignoranza del termine che designa acqua stagnante – precisa l’assessore comunale – Nel corso dell’anno il fiume Giardino, pur con le variazioni di portata e periodo di magra, non ha mai assunto, neppure per un minuto, la condizione di “acquitrino” in quanto ha sempre avuto, comunque, acqua corrente. Se il fiume si fosse trasformato in acquitrino, del resto, si sarebbe dovuta registrare la scomparsa totale degli organismi indicatori biologici che necessitano sempre di acque correnti e ben ossigenate come il piccolo crostaceo “gammaridae” abbondante nel Giardino. Questo fatto è oggettivo e verificabile da chiunque anche alla semplice ispezione visiva afferrando un poco di vegetazione acquatica su cui il predetto organismo vive”. “Quanto all’affermazione che “basta affacciarsi per vedere come stanno uccidendo il fiume” si chiarisce che il monitoraggio, condotto con criteri scientifici, ha mostrato che dal settembre 2019 al novembre 2020 non si è verificata alcuna modificazione nel popolamento faunistico degli invertebrati indicatori biologici di qualità dell’ecosistema né tantomeno è variato il popolamento ittico. Le cementificazioni della maggior parte del corso d’acqua e l’assenza della fascia protettiva di vegetazione ripariale non sono certo eventi dell’ultimo anno, come ogni popolese, a partire dal Gianni Natale, ben sa” aggiunge l’assessore. “Sono criticità storiche, assai difficili e onerose oggi da poter mitigare (a meno di demolire strade e abitazioni) e non è giusto denigrare questo nostro fiume che comunque ha acque assai pulite, vegetazione acquatica abbondante , diversificata e di pregio e valenze ecologiche, attribuendo ad esso oltre misura negatività e fatti che non rispondono a verità” conclude La Capruccia.