SGARBI AL CENTRODESTRA: IL PROSSIMO SINDACO DI SULMONA DEVE PARLARE E SCRIVERE IN LATINO

“Vorrei che Sulmona fosse quello che è, il cui nome evoca una grandezza che non può essere perduta”. Così ha esordito Vittorio Sgarbi nell’intervista rilasciata oggi pomeriggio a ReteAbruzzo, a poche ore dall’incontro con gli esponenti cittadini del centrodestra. “Vorrei un sindaco che fa ordinanze in latino – ha proseguito – intendendo con ciò una dignità formidabile che la città ha e che oggi è sottomessa ad inutili pettegolezzi”. Sgarbi in proposito si è detto stupito della censura nei suoi riguardi da parte del sindaco Annamaria Casini, riguardo all’episodio della mascherina non indossata. Ma quella polemica, ha ricordato Sgarbi, ha propiziato la sua volontà di impegnarsi in prima persona nella città di Sulmona. “Ma proprio quella sera che sono stato attaccato avevo ottenuto da un esponente della Regione duecentomila euro per il premio Sulmona e per il Museo della realtà” ha precisato. Le elezioni amministrative saranno intanto banco di prova per le elezioni politiche del 2023 e la lista Rinascimento, come già avvenuto in grandi città, da Roma ad Aosta, sarà presente a Sulmona. Gli obiettivi indicati da Sgarbi sono anzitutto inserire Sulmona nel patrimonio Unesco, rafforzare dotazione per Premio Sulmona dal quale dovrà nascere un museo, candidare Sulmona a capitale italiana della cultura. “Sulmona deve occuparsi del suo primato nell’arte, nella cultura, nel turismo, non di altro – ha sottolineato Sgarbi – in questo primeggia il Premio Sulmona che ha tenuto accesa la luce sulla città, svolgendo una funzione civica molto importante”. “Il nuovo sindaco dovrà essere legato al Premio Sulmona e dopo una vacanza che farò fino a maggio sono sicuro che non avremo più Casini” ha ironizzato il parlamentare. “Sulmona deve avere un sindaco ed un’amministrazione legati ad una tradizione che parte da Ovidio” ha continuato Sgarbi. Riguardo al centrodestra il parlamentare ha tenuto a sottolineare di non volere decidere nulla da solo, nè imporre nulla, senza ascoltare il centrodestra cittadino, che però deve essere coalizione aperta a tutte le espressioni della città. Per adesso però non si sa a quale forza del centrodestra spetterà il candidato sindaco. Poi Sgarbi ha ribadito di non aver candidato a sindaco Roberta Salvati, ritenendola solo una persona civile che gode di una sua predilezione personale. “E’ certo che la coalizione deve essere consultata, poi la coalizione può anche dire di andare oltre la coalizione stessa, designando un super candidato che appartiene all’Italia oppure si designa candidato quello della coalizione che si pensa debba avere la titolarità di Sulmona” ha spiegato Sgarbi. “Dalla casualità nasce una giusta attenzione verso Sulmona” ha detto ancora il parlamentare, ricordando l’incidente e le polemiche sulla mascherina. “Dal ruolo di presidente del Premio Sulmona divento una delle componenti che vuole innalzare il livello politico dell’amministrazione” ha concluso Sgarbi.