MALATO GRAVE IL SENATO GLI TOGLIE IL VITALIZIO, SI APRE IL CASO PER L’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL TURCO
Un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per Ottaviano Del Turco. A lanciarlo è Piero Sansonetti, direttore de “Il Riformista”. Da quando finì nei guai giudiziari in una calda estate del 2008, da presidente della Regione, ritirandosi poi dalla politica attiva, Del Turco, con alle spalle carriera ed esperienza di primo piano da sindacalista, successivamente segretario nazionale del Psi, deputato, senatore ed europarlamentare, è personaggio quasi del tutto dimenticato. A ricordarlo però è oggi Piero Sansonetti, direttore de Il Riformista, denunciando il fatto che “L’ufficio di presidenza del Senato ha tolto la pensione ad Ottaviano Del Turco. Quello che chiamano il vitalizio. Credo che abbia votato all’unanimità questo provvedimento indecente” scrive Sansonetti. “Immagino che pochi, in quel gruppetto di senatori che si sono macchiati di questo atto vile, sappiano che Del Turco oggi è gravemente malato. E suppongo che molti, tra loro, invece, ignorino – per distrazione, per mancanza di studi, per giovinezza politica – che l’articolo 25 della Costituzione (secondo comma) recita così: “Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. (…). Quello che è successo l’altro giorno all’ufficio di Presidenza del Senato è una cosa indegna. Che getta vergogna sulle istituzioni del nostro paese. È un atto vigliacco, feroce e illegale. Illegale perché il presunto reato del quale è ingiustamente accusato del Turco risale comunque al 2006 e la norma sul ritiro della pensione è del 2015” scrive Sansonetti. Riandando in rapida sintesi alla vicenda giudiziaria, che ha segnato la fine politica dell’ex presidente della Regione, Sansonetti scrive ancora che “le poche prove sbandierate dagli accusatori si rivelarono false. Alla fine le accuse caddero quasi tutte, la Cassazione le cancellò, la teoria del grande imbroglio si sbriciolò, e Del Turco, che era stato abbandonato da quasi tutti, soprattutto – come succede spesso – dal suo partito, e cioè dal Pd, finì condannato solo per il reato di induzione indebita. È stata una condanna ingiusta, fondata su un teorema, non sulle prove. Ora pende in Cassazione una richiesta di revisione del processo”. “Del Turco però non saprà mai se il nuovo processo ci sarà davvero e se finalmente potrà ottenere l’assoluzione. Perché la lunga vicenda giudiziaria lo ha logorato, ha annientato il suo fisico. Oggi è chiuso in casa, è malato di cancro, di parkinson e di alzheimer. Non ragiona più. Non riconosce nemmeno i suoi familiari. Ha pagato in modo terrificante una colpa che non ha commesso. È contro quest’uomo, cioè contro uno dei protagonisti della storia della repubblica e contro una persona malatissima, che si sono accaniti i senatori che hanno deciso di togliergli la pensione” conclude il direttore de Il Riformista.