SCREENING, NEMMENO LA META’ DEI SULMONESI HA FATTO IL TEST E SOLO 21 SONO RISULTATI POSITIVI
Nemmeno la metà dei sulmonesi si è sottoposta a tampone, risultando testati solo il 36%. Varie le motivazioni che possono essere state alla base del rifiuto al test, non ultimo il timore in tanti di risultare positivi. Comunque una motivazione infondata, che dimostra l’assenza di senso civico e responsabilità. Il dato emerge a consuntivo dei cinque giorni di screening, svolti dal 2 al 6 dicembre per la popolazione sulmonese, cominciato lo scorso mercoledi con i tamponi dedicati al mondo scolastico. Ma da notare, come dato rassicurante, che su 7263 test eseguiti appena 21 sono stati positivi, rappresentando il 36% della popolazione target in 6 sedi e 20 postazioni, dislocate in diverse parti della città frazioni comprese. Un dato quello dell’affluenza non abbastanza consistente tutto da riflettere. “Sono stati un’opportunità per la nostra città i test gratuiti voluti dalla Regione, che ci hanno visti impegnati con convinzione proprio per garantire a tutta la cittadinanza lo screening teso ad individuare i positivi asintomatici, che fortunatamente sono risultati solo lo 0,29% della popolazione testata. A loro va l’augurio di una pronta guarigione. Voglio dire grazie a tutti i cittadini che hanno scelto di partecipare sottoponendosi al tampone dimostrando grande senso civico e di responsabilità verso la propria comunità – sottolinea il sindaco Annamaria Casini – Non è stato semplice organizzare questa campagna screening, richiedendo enorme impegno da parte di tutti, dei funzionari del Coc e dei tanti volontari, medici e sanitari che con spirito di abnegazione si sono messi a disposizione ed è soprattutto grazie a loro che la macchina organizzativa ha viaggiato benissimo”. “Una macchina complessa – spiega – che è stata messa su in poco più di una settimana grazie all’impegno dell’amministrazione, del Centro operativo comunale, con le sue funzioni di supporto, dei dipendenti comunali e dei tantissimi volontari che hanno lavorato in questi giorni, con il supporto dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo”. L’operazione ha coinvolto 5 volontari in forza nelle postazioni sulmonesi nelle 3 giornate. Sono stati 68 i medici e i sanitari volontari che hanno risposto alla chiamata del Comune aderendo alla campagna di screening, alternandosi nelle varie postazioni durante le 5 giornate. Tanti i volontari di Protezione Civile che sono arrivati anche da fuori città. Le prime due giornate del 2 e 3 dicembre, dedicate alle scuole, hanno registrato un impegno degli Alpini dell’ Ana con una media di 15 volontari di protezione civile e 5 sanitari. Nel fine settimana è stata di 110 la media dei volontari impegnati nelle varie sedi contando circa 60 volontari di Protezione Civile delle varie associazioni, di cui 25 inviati dalla Regione, e 50 al giorno i sanitari nelle varie sedi che hanno visto alternare la presenza costante di consiglieri e assessori. “Ho chiesto alla Protezione Civile Regionale di poter prolungare lo screening e contiamo di riaprire alcune postazioni per consentire anche agli altri cittadini, che in questi giorni non hanno potuto sottoporsi al test finalizzato a contenere il contagio del coronavirus, di effettuarlo, proprio perché è importante che la maggior parte della popolazione possa farlo” conclude il sindaco.
LO SCREENING DOVEVA ESSERE OBBLIGATORIO.