“PRONTO SOCCORSO DA POTENZIARE”, ALLARME DEL TRIBUNALE DI SANITA’ PER OSPEDALE DI SULMONA
Solo quattro medici in servizio al pronto soccorso e due medici a sostegno. Il Tribunale della Sanità, attraverso la referente territoriale, Catia Puglielli, chiede ai dirigenti Asl il potenziamento immediato dell’organico per affrontare in modo efficace e senza incidenti di sorta l’emergenza sanitaria. Ed intanto chiede allo stesso direttore sanitario, Tonio Di Biase, di stare in trincea, considerando che l’emergenza sempre più preoccupante richiede di certo il contributo attivo e costante di tutti, nessuno escluso, al servizio della tutela della salute di ogni singolo paziente. In questi ultimi giorni un medico, in servizio al pronto soccorso, è caduto lungo le scale dell’ospedale restando infortunato. Adesso sono rimasti quattro sanitari coadiuvati solo da un chirurgo e un medico del reparto di medicina per le prestazioni no Covid. Gli altri medici incaricati con ordine di servizio non appaiono formalmente nelle turnazioni. Una situazione che rende il clima insostenibile visti i turni massacranti. Puglielli ha rilanciato anche la proposta di attrezzare un’ala Covid nell’ex Utic da collegare con la rianimazione attraverso l’uso di un ascensore esclusivo. Questo permetterebbe di destinare il vecchio pronto soccorso momentaneamente alla cosiddetta area grigia mentre l’intento del Tds è quello di separare l’ala Covid da riservare alle esigenze del carcere con quella dei pazienti. Creare quindi due reparti distinti, uno nell’ultimo piano del nuovo ospedale dove è collocato il repartino penitenziario e un altro nell’ala vecchia dell’ex Utic.