DISCARICA DI BUSSI, IL TAR BOCCIA IL MINISTERO SU APPALTO ANNULLATO PER BONIFICA
Il Tar Lazio, con sentenza ha dichiarato illegittimo l’annullamento di ufficio con cui il Ministero dell’Ambiente aveva azzerato la gara di appalto, da lui stesso aggiudicata anni prima, sull’area delle discariche abusive a nord dello stabilimento di Bussi. Il Ministero, con il provvedimento ora annullato, aveva bloccato 40 milioni di euro che avrebbero consentito una bonifica rapida delle discariche. Il Tar ha così accolto i ricorsi di Regione Abruzzo, ARTA Abruzzo, Comune di Bussi e dell’aggiudicataria DEC-Deme, con una decisione che si conclude con la condanna dello Stato a 15.000 euro di spese di lite. I giudici amministrativi parlano addirittura di “sviamento di potere” per qualificare la condotta del Ministero dell’Ambiente. Il sindaco di Bussi, Salvatore La Gatta, esprimendo soddisfazione per la decisione dei giudici amministrativi auspica che il Ministero dell’Ambiente riavvii, in tempi rapidi, tutto quanto previsto dall’accordo di programma. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, auspicando che il Ministero non ricorra al Consiglio di Stato, chiede l’apertura immediata di un confronto istituzionale per arrivare alla bonifica del sito di Bussi. Mentre Augusto De Sanctis, dell’associazione H2o, chiede al ministro Costa di chiedere scusa e di governare in modo adeguato la struttura ministeriale. L’esponente ambientalista ricorda che la sua associazione aveva già evidenziato lacune ministeriali ma il ministro ha difeso i dirigenti del ministero, più che difendere l’ambiente e la salute dei cittadini.