SAN GREGORIO, CINQUE: COLLABORIAMO TUTTI INSIEME PER RIPARTIRE PIU’ FORTI DI PRIMA

di Domenico Verlingieri

In questa fase di stop dei campionati dilettantistici si intensifica il dibattito sulle strade da percorrere per la ripartenza. Ne parliamo con Massimo Cinque, presidente del San Gregorio (squadra del girone A di Promozione).

Presidente lei è un medico e può abbinare le competenze sportive e sanitarie. Considerando l’attuale momento d’incertezza, come e quando si potrà ripartire?

“Io credo che ci vorrà ancora del tempo. Dopo queste restrizioni, la curva dei contagi sta cominciando a rallentare ma non bisogna abbassare la guardia per non vanificare i sacrifici e gli sforzi fatti. Io aspetterei sicuramente l’anno nuovo per ripartire. Per avere un quadro più chiaro e più completo della situazione, penso che dovremmo aspettare quanto meno tutto il mese di gennaio. A febbraio potremmo cominciare a pensare di riprendere, sempre naturalmente con tutte le dovute precauzioni. Nei dilettanti però non è facile fare continuamente i tamponi perché le società, che già hanno investito tanto, dovrebbero sostenere spese importanti. E’ chiaro che ci vogliono le cose essenziali come il distanziamento anche se non è facile fare gli allenamenti dicendo ai ragazzi di rimanere distanziati. La situazione non è semplice da gestire però, ripeto, bisogna non abbassare la guardia perché purtroppo il virus è ancora in agguato. E’ necessario stare attenti e mantenere alto il livello di concentrazione”.

Da più parti viene sollecitato un nuovo protocollo per i dilettanti. Se ne sta discutendo ma nei fatti non c’è ancora nulla. Come andrebbe impostato secondo lei un protocollo in grado di permettere al mondo dilettantistico di portare avanti la stagione?

“Non è semplice perché ci sono strutture dove giocano e si allenano più squadre e sarà necessario procedere ad una sanificazione continua degli spogliatoi. Le società dovrebbero attrezzarsi per avere a disposizione un macchinario che possa sanificare quanto meno gli spogliatoi cioè quei luoghi dove il germe si potrebbe tranquillamente nascondere. E’ importante l’uso della mascherina e sanificarsi spesso le mani che vanno sempre tenute pulite. Bisogna avere tutte queste precauzioni che, ripeto, non sono facilmente attuabili nelle nostre strutture ma bisogna assolutamente impegnarsi. Ognuno inoltre deve avere la bottiglietta dell’acqua personale per poter bere. Tutto questo per ripartire, tra virgolette, in tranquillità. La cosa complicata sono i tamponi a tutti perché vediamo che anche in Serie A, dove ci sono società molto organizzate di un certo livello e con una grande solidità societaria, ci sono molte difficoltà, figuriamoci ai livelli nostri dove tutto si svolge per puro divertimento. Attuare un protocollo per i dilettanti non è semplicissimo. Attendiamo anche le indicazioni della Lnd”.

Alle condizioni come si è partiti ad ottobre con i campionati che sono durati solo poche settimane, ritiene che è stato commesso un errore di valutazione da parte dei vertici del calcio?

“Forse sì perché era prevedibile questa seconda ondata. E’ stato comunque commesso un errore da parte di tutti allargando le maglie nel periodo estivo come se fossimo già fuori dal virus. Le previsioni però parlavano chiaro di una seconda ondata in autunno e così è stato. Non mi sentirei però di dare colpe specifiche a nessuno e neanche al Comitato perché si tratta di una situazione nuova per tutti”.

Occupiamoci adesso di calcio giocato. Per il San Gregorio 4 punti in tre partite con una vittoria, un pareggio ed una sconfitta. Si aspettava di più in quest’inizio?

“Nella prima gara abbiamo affrontato il Paterno che, pur essendo una squadra blasonata con un presidente serio e competente come Di Gregorio, si trovava in una situazione rimaneggiata ed abbiamo ottenuto una vittoria limpida e netta. Nella seconda partita potevamo fare sicuramente meglio con l’Alba Montaurei. Vincevamo 2-0 ed abbiamo sbagliato un rigore e poi alla fine è terminata 2-2. Con il Sulmona è stata una bellissima sfida. I miei amici di Sulmona hanno allestito una squadra con giocatori importanti. Siamo stati sul 2-2 per parecchio tempo e l’arbitro ci ha dato due rigori contro, forse uno un po’ generoso ma questo non significa nulla perché abbiamo affrontato una corazzata che farà molto bene con un allenatore bravo come Mauro Scimia, aquilano, che conosciamo bene. Si tratta di una squadra compatta e ben quadrata con alle spalle una società seria che merita palcoscenici più grandi. Credo che il Sulmona possa essere una delle candidate alla vittoria finale anche se noi, ripeto, contro di loro abbiamo giocato fino alla fine al termine di una partita molto avvincente, ricca di gol ed emozioni terminata 4-2 per gli ovidiani. E’ stata la degna conclusione di questa primissima parte con una gran bella partita giocata bene da entrambe. Adesso c’è stato lo stop e colgo l’occasione per fare un plauso ai miei ragazzi e a quelli delle altre squadre che continuano ad allenarsi riunendosi in video con il preparatore. E’ stata una cosa molto toccante vedere i miei giocatori collegati dalle loro camerette per svolgere allenamenti in contemporanea. Sembra quasi una cosa d’altri tempi ma faccio un plauso a tutti perché in questa situazione di difficoltà e di chiusura continuano a mantenere lo spirito e la voglia di fare. Ci siamo trovati a vivere tutti questa situazione che nessuno avrebbe immaginato però ora dobbiamo cercare di venirne fuori collaborando anche con i vertici della Lnd per trovare le soluzioni migliori. L’auspicio è quello di ricominciare più forti di prima”.