SANITA’IN GRAVE AFFANNO, APPELLO DEL VESCOVO FUSCO E DEI MEDICI CATTOLICI
Davanti alle gravissime difficoltà che la sanità locale vive ed in particolare l’ospedale dell’Annunziata nomn restano indifferenti l’associazione Medici Cattolici ed il vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco, che rivolgono un accorato e allarmato appello a chi ha responsabilità decisionale. “L’Associazione Medici Cattolici Italiani, (“il posto della Medicina è tra le correnti della vita, non sulla riva”), e per essa i Medici Cattolici della Diocesi di Sulmona-Valva, in piena consonanza di intenti con il suo Pastore Michele Fusco, esprime profonda preoccupazione per quanto si sta evidenziando in questo difficile momento nella nostra realtà sanitaria”. A dichiararlo è Luca Piergiuseppe Pupillo, presidente della sezione Amci di Sulmona. “L’Ospedale improvvisamente diventato Covid senza una necessaria e specifica analisi con percorsi e sistemi di prevenzione probabilmente poco funzionali, impegno di cura Covid pressoché completo del reparto di Anestesia e Rianimazione, quasi blocco delle attività chirurgiche, organici da troppo tempo carenti, medici indagati al Pronto Soccorso, da ultimo esposto alla Magistratura del personale sanitario della Utic-Cardiologia” sono i fatti che l’Amci sottolinea per ricordare il gravissimo stato di precarietà e di necessità urgenti che vive attualmente la sanità locale. I medici cattolici, preoccupati e premurosi di soluzioni a beneficio sia del personale sanitario che dei pazienti e utenti delle strutture di sanità, rivolgono “un ulteriore invito a chi ha responsabilità decisionale, sempre e in particolar modo nel campo della Salute, a sentire la “Cosa pubblica” non come “convenienza di parte” comunque argomentata, ma come “importante e alta”, in quanto capace di segnare il destino di tutti, a perseguire intendimenti, progetti, obiettivi, nonché impegni che ha inteso assumere per un Servizio Sanitario equo, efficace, solidale conferendo così dignità ad una comunità e a chi la rappresenta”.