TROPPA LENTEZZA NELL’EMERGENZA COVID, IL SINDACO CASINI DIFFIDA ASL E REGIONE
“Lo stato di emergenza sanitaria continua in maniera preoccupante nel nostro territorio investendo anche il carcere dove, ad oggi, risultano positivi al Covid 15. E’ una situazione che rischia di diventare esplosiva investendo esponenzialmente l’intera popolazione carceraria con gravissime ripercussioni sia sul nostro ospedale, su altre strutture territoriali e sull’intera organizzazione sanitaria, viste le deboli e lente risposte della Asl1. Ma ormai non c’è più tempo per le parole, pertanto, con una nota inviata oggi ai vertici regionali e aziendali ,interessando anche il Prefetto e le altre istituzioni, intimo e diffido ciascuno per le proprie competenze ad adottare con urgenza le soluzioni organizzative adeguate e più volte annunciate per porre in essere soluzioni concrete”. Lo afferma il sindaco Annamaria Casini, che spiega: “Particolarmente grave appare, tra tutte, la situazione del Pronto Soccorso, su cui continua a gravare la gestione di un’ area Covid che, allestita in un’ala del Nuovo Ospedale, non assume la configurazione di un reparto, benchè occupi 12 posti letto con degenti positivi da diversi giorni in assenza di ricovero, ai quali vanno aggiunti 5/6 pazienti che mediamente continuano ad essere appoggiati nella zona del Pretriage” prosegue il sindaco “Alcuni pazienti sembrerebbero necessitare di cure intensive per i quali resta ancora difficilissimo accedere ai posti della rete Covid regionale in assenza di una Centrale Unica di smistamento dei ricoveri, come invece ho invocato più volte. Né appare minimamente sufficiente rispetto all’emergenza l’invio dei medici in numero inferiore a quanto annunciato, in un contesto in cui i percorsi restano pericolosamente confusi con gravi rischi per i pazienti ed il personale stesso. Ancora nessun potenziamento di personale si è visto, che supporti il servizio Prevenzione che oggi gestisca tracciamenti in corso e persone in sorveglianza attiva e avvii la campagna di vaccinazione. Non è stato prodotto ancora nessun atto nemmeno per la San Raffaele” aggiunge il sindaco “che indichi una data di apertura e la certezza che i posti letto siano dedicati a decongestionare l’ospedale sulmonese. Pertanto” conclude “in questa situazione di emergenza che si fa sempre più grave, ho inviato con i sindaci di Anversa degli Abruzzi, Campo di Giove, Castelvecchio Subequo, Corfinio, Cocullo, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Introdacqua, Pettorano sul Gizio , Prezza, Roccacasale, RoccaPia, Secinaro, Vittorito, firmatari con me, di questa nota urgente di intimazione e diffida ad adempiere perché servono risposte concrete subito alle numerose istanze esposte in tutti gli atti inviati e nelle sedi opportune. Confido che anche tutti gli altri colleghi possano, come sempre fatto fin’ora, sostenere anche questa iniziativa per la nostra sanità pubblica oltre ogni posizione di parte perché ora i nostri cittadini vanno tutelati in modo forte e corale con risposte concrete e urgenti”
Bene, anzi, benissimo.