COGESA, DOMANI SI VOTA IL BILANCIO
Domani dovrebbe essere la volta buona. L’assemblea dei soci del Cogesa sarà infatti chiamata ad approvare il tanto contestato bilancio. Un passaggio fondamentale per l’attività della società a totale capitale pubblico che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti per conto di 64 Comuni della provincia dell’Aquila e alcuni dell’Alta Val PESCARA. Il bilancio si voterà grazie all’autorizzazione arrivata oggi in sede di controllo analogo propedeutica allo svolgimento dell’assemblea di sabato. Senza il passaggio odierno infatti, non si sarebbe potuto procedere all’approvazione dello strumento economico e programmatico che, a questo punto, dovrebbe essere solo una formalità. L’autorizzazione è arrivata con 27 voti favorevoli e 8 contrari su un totale di 35 sindaci votanti. Anche se nella seduta di oggi non sono mancate le solite polemiche provocate dal voto contrario del gruppo di sindaci cosiddetti “ribelli” che ormai da qualche anno hanno preso le distanze dalla maggioranza degli altri soci contestando apertamente la governance che ha amministrato il Cogesa negli ultimi anni. Oggi, molto probabilmente si è trattato di un voto di campo per ribadire la loro posizione di contrarietà all’ex amministratore unico Vincenzo Margiotta. Altrimenti sarebbe difficile da capire l’ostinatezza con la quale continuano a rendere complicata la vita a una società di cui anche loro sono azionisti. Margiotta non c’è più e al suo posto c’è un consiglio di amministrazione composto da tre nuovi componenti che chiedono solo di poter iniziare ad amministrare la società. Sono otto i sindaci che anche ieri hanno detto no in sede di controllo analogo: Pacentro, Acciano, Castelvecchio Subequo, Cansano, Pescocostanzo, Campo di Giove, Poggio Picenze e Gagliano Aterno. Sindaci che invece di restare asserragliati sull’Aventino sarebbe il caso iniziassero a collaborare con i nuovi amministratori con idee e proposte e non con i soliti veti che non portano da nessuna parte. Il Cogesa non può essere un capriccio di pochi ma è un patrimonio di tutti che va assolutamente tutelato.