TEST RAPIDI VIETATI NEI COMUNI: C’E’ ORDINANZA DELLA REGIONE

C’è un’ordinanza della Regione a spegnere gli entusiasmi dei sindaci dei comuni peligni e dell’Alto Sangro che hanno avviato in questi giorni i test covid rapidi. L’ordinanza firmata dal presidente Marco Marsilio fa divieto infatti di somministrare tamponi alla popolazione. Il divieto riguarda tutte le strutture pubbliche e private, allo scopo evidente di evitare il caos e quindi rendere ingestibili gli esami. I cittadini saranno sottoposti comunque a test gratuiti, sia sierologici che antigenici e l’esito di questi esami dovrà essere regolarmente registrato sia nella banca dati regionale che in ogni Asl. Una modalità necessaria a garantire un quadro diagnostico complessivo, tale da mettere ordine nella situazione complessiva, tra soggetti immuni e soggetti contagiati dal coronavirus. Operatori sanitari, forze dell’ordine, genitori e conviventi degli studenti, gli stessi studenti, universitari che hanno l’assistenza sanitaria in regione, donne e bambini presi in carico dai centri antiviolenza e case rifugio potranno fruire di test rapidi gratuiti. Per queste categorie di persone sarà sufficiente un’autocertificazione per avere il test, mentre per il resto delle persone il test sarà a pagamento, esibendo la sola tessera sanitaria. Mentre chi sospetta di essere contagiato avrà il test, senza pagare, ma solo con prescrizione dei medici di base, degli specialisti o dei pediatri. Se l’esame con test rapido risulterà positivo il paziente sarà obbligato a comunicarlo al proprio medico ed entro due giorni sarà sottoposto a test molecolare, con distanziamento anche all’interno delle mura domestiche e con assoluto divieto di uscire di casa. Se invece l’esito del test è negativo, restando però sintomi da virus, occorrerà ripetere l’esame.