EMERGENZA COVID, RISTORI PER STRUTTURE SANITARIE PRIVATE ACCREDITATE

Via libera al ristoro (ai sensi dell’art.9 del Decreto Legge 149 del 9 novembre scorso) di parte dei costi fissi sostenuti dalle strutture sanitarie accreditate interessate dalla sospensione della propria attività in seguito alle ordinanze regionali emanate per fronteggiare l’emergenza Covid 19. Lo comunica l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, dopo l’istruttoria condotta dal Dipartimento regionale Sanità, che verrà ora recepita in una specifica ordinanza. Il provvedimento è destinato a quelle strutture assegnatarie di budget da parte della Regione per l’anno in corso, che potranno richiedere un contributo per la copertura dei costi fissi sostenuti (come retribuzioni e contribuzioni per il personale, locazioni e manutenzioni della struttura, continuità del funzionamento e approvvigionamento dei beni e dei servizi, anche energetici, sanificazioni, dispositivi di protezione individuale, esecuzione di tamponi e quant’altro richiesto per la gestione dell’attività durante il periodo di emergenza), nel limite del 90 per cento del budget stesso. L’ammontare dei costi sostenuti dovrà essere dettagliatamente rendicontato e non potrà in alcun modo generare eccedenze rispetto ai tetti di spesa assegnati a ciascuna struttura. Nello stesso documento viene anche ribadita la necessità di implementare ulteriormente – attraverso le Unità di valutazione multidimensionale (Uvm) delle Asl – i servizi di telemedicina per quelle patologie che ne consentono l’applicazione, così come disciplinato da diversi provvedimenti già adottati dalla giunta regionale nei mesi scorsi.