DONNE VITTIME DI VIOLENZA, NEL CENTRO ABRUZZO CASI RADDOPPIATI DURANTE IL LOCKDOWN

Nel lockdown sono raddoppiati rispetto al recente passato i casi di violenza su donne e minori nel Centro Abruzzo. A denunciare la grave situazione è stata questa mattina Laura Di Nicola, della cooperativa sulmonese Horizon Service, nel corso di una videoconferenza promossa dall’assessore comunale Manuela Cozzi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. I casi segnalati in Valle Peligna e Alto Sangro sono stati quarantuno, dall’inizio dell’anno ad oggi, con particolare accentuazione nel periodo tra marzo e maggio scorsi. “Storie sempre drammatiche che il lockdown ha aggravato, complice anche la convivenza di tutta una giornata – ha spiegato Di Nicola – le donne soprattutto hanno accusato maggiore incertezza, paura, impotenza. Una condizione amplificata dall’isolamento”. “Abbiamo come sempre offerto loro aiuto, soccorso, sostegno, prima in contatto da remoto e poi tornando a contatti personali “ha precisato Di Nicola. La cooperativa Horizon, come ricordato dal presidente Gennarino Settevendemie, ha proseguito le sue attività sia sul fronte della violenza sulle donne e i minori sia per l’assistenza e cura a domicilio dei pazienti covid. “Il problema va affrontato anche attraverso la prevenzione – ha sottolineato il presidente di Horizon – abbiamo tenuto incontri con gli studenti ma bisogna coinvolgere di più anche istituzioni e circuito dell’informazione, perchè il problema è anche quello di diffondere una cultura contro la violenza sulle donne”. La stessa cooperativa ha attivato due progetti, uno dell’Unione Europea, sui bisogni formativi di prevenzione della violenza e l’altro per offrire opportunità lavorative e quindi di autonomia economica alle donne vittime di violenza. Inoltre in una casa rifugio della cooperativa attualmente sono ospitate otto donne. L’assessore Cozzi ha concluso, ricordando l’importanza di un momento di riflessione e di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, che certo non può esaurirsi nella sola giornata del 25 novembre. Mentre il consigliere comunale Deborah D’Amico ha sottolineato come questa giornata coincida con gravissimi fatti di cronaca, come quelli delle violenze subite da una diciottenne durante una festa in casa dell’imprenditore milanese Alberto Genovese. Fatti che spingono ad una riflessione approfondita sul problema della violenza di genere e che devono sollecitare attenzione e sensibilità maggiori da parte soprattutto dei giovani.

ph. Oneshootlive