ASSENTEISMO AL COMUNE DI SULMONA, CONDANNE A RISARCIMENTO PER SETTE DIPENDENTI

Condanne al risarcimento a favore del Comune di Sulmona, che variano da un minimo di cinquecento euro ad un massimo di settemila euro, sono state inflitte dalla sezione regionale della Corte dei Conti, presieduta dal giudice Lucilla Valente, a carico di sette dipendenti comunali finiti nel mirino della magistratura contabile per il caso dei cosiddetti “furbetti del cartellino”. Su diciotto imputati i sette condannati sono tenuti al risarcimento per danno erariale che la loro condotta ha recato al Comune di Sulmona. Invece i giudici contabili hanno assolto da imputazione di danno erariale e quindi non sono tenuti a risarcimento Patrizia Ciniglio, Rosanna D’Aurelio, Armando Di Pietro, Antonella Di Placido, Sabrina Di Placido, Alessandro Ginnetti, Rita Mastrangioli, Gianpaolo Santopaolo, ex segretario generale del Comune, Ivana Sfronsone, Filomena Sorrentino, Anna Rita Spagnoli.  Mentre tutti sono stati scagionati dall’imputazione del danno d’immagine che la loro condotta avrebbe potuto recare al Comune stesso. Intanto, prosegue il procedimento penale. Proprio in questi giorni, per due dei sei imputati nel processo penale, Marco Chiavari e Stefano Pezzella, gli avvocati Alberto Paolini e Alessandro Margiotta, hanno chiesto e ottenuto la perizia psichiatrica. Il giudice accolta l’istanza della difesa ha incaricato il perito Mario Di Napoli che presterà giuramento il prossimo 3 dicembre. L’udienza penale è stata rinviata al 16 febbraio quando saranno ascoltati i primi quattro testimoni testimoni del pubblico ministero. In calce alla sentenza della Corte dei Conti è disposta la non menzione dei nomi di alcuni imputati condannati e di due testimoni, in osservanza al decreto legislativo 196 del 2003. La redazione di ReteAbruzzo a questo punto ha deciso di non pubblicare i nomi dei condannati per evitare disparità di trattamento ed equivoci di sorta.