PEO NEGATE PER LAVORATORI ASL, I SINDACATI PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE
Le sigle sindacali Uil Fpl, Fp Cgil, Cisl Fp e Fsi proclamano lo stato di agitazione del personale dell’area comparto della Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, protestando per la mancata attribuzione della fascia economica superiore (Peo) ai lavoratori aventi diritto. I sindacati sono stati convocati dal prefetto Cinzia Torraco venerdì per attivare la procedura di raffreddamento e conciliazione e trovare una soluzione alla problematica che si trascina ormai da mesi, nonostante le numerose iniziative messe in campo dalle sigle sindacali. “Nell’anno 2018 si è proceduto, in attuazione del Cia- Area comparto, ad attribuire ai lavoratori aventi diritto la fascia superiore anno 2018; in virtù degli impegni assunti reciprocamente sia da parte della direzione generale della Asl sia da parte delle organizzazioni sindacali e delle Rsu, l’accordo sottoscritto dalle due parti aveva valenza biennale con lo scopo di poter riconoscere in questo arco temporale una progressione economica orizzontale a tutto il personale del comparto”, affermano il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, il responsabile sanità Uil Fpl Gianfranco Giorgi, il segretario generale di Fp Cgil Antony Pasqualone, il coordinatore provinciale di Cisl Fp Claudio Incorvati e il segretario provinciale di Fsi Salvatore Placidi. “Nell’anno 2019 si è proceduto a una ulteriore attribuzione nei confronti del personale della Asl con decorrenza 1 gennaio 2019 della fascia superiore – aggiungono -Queste attribuzioni di progressioni economiche orizzontali hanno però escluso dai benefici una gran parte del personale in servizio, nonostante le disponibilità economiche degli specifici fondi e pertanto è stato convenuto con la Asl di procedere alla sottoscrizione di un ulteriore accordo per l’annualità 2020, al fine di permettere prioritariamente al personale escluso dalle precedenti selezioni di poter concorrere all’attribuzione di una fascia economica superiore con decorrenza 1 gennaio 2020. Nonostante i solleciti, tuttavia, la trattativa viene costantemente rinviata a data da destinarsi da parte della direzione generale della Asl”. I sindacati precisano inoltre che l’atteggiamento dell’azienda sanitaria “sta compromettendo la possibilità di dare seguito agli impegni assunti. La mancata sottoscrizione infatti di un contratto integrativo aziendale di regolamentazione delle attribuzioni delle progressioni economiche vanificherebbe la possibilità di attribuirle per l’anno 2020”. “I tempi sono ormai stretti – concludono – e le relazioni sindacali con questa gestione Asl sono ridotte ai minimi termini. Mentre a Roma si parla del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici con il governo ed è previsto anche uno sciopero perché siamo ancora lontani dall’assegnazione delle giuste risorse economiche, all’Aquila non siamo ancora riusciti, nonostante le tante iniziative sindacali, ad applicare il vecchio contratto 2018, con grave danno economico ai lavoratori che tra l’altro sono impegnati in una lotta epocale in risposta ad una seconda ondata pandemica. L’emergenza sanitaria in corso sta mettendo a dura prova tutti gli operatori sanitari che con forza, spirito di sacrificio e abnegazione anche a rischio della propria vita sono in prima linea a difesa del diritto alla salute”.